“Sto lavorando a un pacchetto di proposte in tema di accoglienza. Il sistema va cambiato, vanno individuate delle alternative. E la cosa più importante è un monitoraggio frequente sul territorio, non bastano le visite sporadiche ai Centri ma servono visite frequenti, per far sì che le condizioni di vita lì dentro rispettino gli standard europei”: lo ha detto il ministro per l’Integrazione, Cécile Kyenge, intervenendo alla trasmissione “Baobab” su Radio Uno.
Il ministro ha parlato anche di Lampedusa: “Nei centri come quello dell’isola, che è un centro di primo soccorso e accoglienza e non è un Cie, le persone devono restare fino a un massimo di 72 ore, per poi essere trasferite altrove. E’ un’anomalia vedere le persone lì per mesi”. E anche nei Centri di identificazione ed espulsione, secondo il ministro “sono troppi 18 mesi di permanenza massima, anche questo va ripensato”.