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11/01/2014 07:00:00

Ospitati a Petrosino 60 profughi. Il sindaco: "Ma non ci hanno detto niente..."

Coinvolta anche Petrosino nell’emergenza immigrazione che sta interessando tutti i comuni della provincia di Trapani (oltre che delle altre zone della Sicilia). Nel piccolo comune confinante con Marsala sono ospitati, dal 5 gennaio, 60 profughi. Sono richiedenti asilo politico che, principalmente, arrivano dall’Africa subsahariana: Gambia, Senegal, Sierra Leone, Nigeria, Ghana, e alcuni dal Pakistan. Sono tutti ragazzi, la maggior parte nati negli anni 90. Il più giovane ha compiuto 15 anni proprio il primo gennaio. I profughi , su disposizione della Prefettura di Trapani che in provincia sta gestendo l’emergenza, sono oggi ospitati presso la Soc. Cooperativa sociale Onlus Sole.
Ma l’arrivo dei 60 ragazzi a Petrosino è avvenuto senza che l’Amministrazione Comunale ne fosse informata. “Fermo restando che siamo assolutamente d’accordo a dare ospitalità nel nostro territorio a questi ragazzi che hanno vissuto e vivono una condizione per noi inimmaginabile - dichiara il sindaco di Petrosino Gaspare Giacalone - ho espresso forte amarezza per non aver ricevuto alcuna comunicazione circa il loro arrivo”.
Ma alcune perplessità restano per la struttura in cui sono ospitati i 60 profughi. Si tratta della Casa di Cura Villa Maria. L’immobile, gestito dalla cooperativa, già di proprietà dell’imprenditore Michele Licata, attivo nel settore ricettivo-alberghiero. L’immobile infatti nasce come una struttura ricettiva, poi a maggio è stato fatto il cambio di destinazione d’uso in casa d’accoglienza per anziani, e soltanto a dicembre è stata chiesta l’abitabilità. Che non è l’autorizzazione all’esercizio dell’attività, questa, infatti, ancora non è stata rilasciata. In più i 60 ragazzi sono ospitati in 10 camere da 20 mq ciascuna. Quindi 6 persone ogni camera, un po' troppe. E' soprattutto questo aspetto a preoccupare Giacalone: “anche per questo la prossima settimana i funzionari della prefettura verranno a visitare la struttura per constatare che tutto sia in ordine, resta però il disappunto per non essere stati informati”. Alla Cooperativa Onlus secondo quanto dispone in questi casi la Prefettura andranno 35 euro ogni ospite. Ad ogni ragazzo poi lo Stato fornisce un pocket money di 2,50 al giorno. Ma per i minorenni la spesa sale a 70 euro, e questo dovrebbe essere a carico del Comune in cui viene ospitato.