Possono partire i lavori per il restauro e la manutenzione dell’antico molo di Punta Tramontana, nell’Isola Lunga della Laguna dello Stagnone.
Lo ha deciso il Suap del Comune di Marsala. I lavori che verranno fatti dalla Sosalt di Giacomo D’Alì consentiranno a questa ditta di trasportare il sale prodotto sull’isoletta sulla terraferma con le barche e non più con i vecchi camion che sconquassavano i bassi fondali che collegavano l’isola alla punta di San Teodoro. A dare l’ok per il rifacimento del molo, oltre al Comune di Marsala, anche l’Assessorato Regionale Territorio e Ambiente, la Soprintendenza ai beni culturali e ambientali, la Provincia in qualità di ente gestore della riserva naturale dello Stagnone, il Genio civile e l’Asp. La decisione di abbandonare i camion per le barche è arrivata l’anno scorso. I lavori dovrebbero mantenere le antiche caratteristiche del molo. Quindi verrà utilizzato il tufo, e non dovrebbe esserci l’uso del cemento, un azzardo ecologico in una riserva naturale come quella dello Stagnone. Infatti circa un anno fa la procura sequestrò lo scivolo in mare, realizzato abusivamente molti anni prima, proprio perché erano opere molto invadenti, oltre che abusive.
Il problema del trasporto del sale sulla terraferma era stato affrontato già due anni fa, con un vertice in prefettura in cui era stato imposto alla Sosalt di trasportare il sale con la barca. L’azienda aveva sollevato il rischio che si sarebbero potuti perdere 18 mila tonnellate di sale ancora sull’isola, per un valore di circa 200 mila euro. Allora fu trovato un accordo: in attesa del restauro del molo, la Sosalt era autorizzata ad un ultimo viaggio con i camion.