Oggi si celebra la Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato. Fu istituita 100 anni fa, nel 1914, subito dopo lo scoppio della Grande Guerra da Benedetto XV pensando ai profughi, alle famiglie espulse, che il conflitto avrebbe creato. “Migranti e rifugiati: verso un mondo migliore” è il tema scelto quest’anno da Papa Francesco.
Di seguito il messaggio inviato ai presbiteri, religiosi e religiose, ai laici della Diocesi dal vescovo di Trapani Pietro Maria Fragnelli.
Di fronte ai tanti problemi di corruzione e d’insufficienti risorse, mentre anche da noi si affaccia lo spettro della fame e dell’insicurezza sul futuro, siamo tentati di scoraggiarci e di chiuderci, dicendo no ad ogni gesto di solidarietà. È una tentazione comprensibile, ma non giustificabile. Con Papa Francesco apriamoci alla speranza di un “mondo migliore”. Sarà mai possibile? Il Papa ci esorta a vincere la sfida dell’accoglienza dei migranti e dei rifugiati, che attraversano quotidianamente i confini del nostro e di tanti altri Paesi. Sono uomini e donne, di ogni età, che diventano una provocazione al nostro mondo vecchio e stanco: accoglierli è lottare insieme per una speranza coraggiosa. I cristiani non si lasciano rubare la speranza anche in questo campo: noi crediamo in un miglioramento della nostra vicenda sulla terra e nella possibilità di costruire una vera cultura dell’incontro e non dello scarto.
Domenica prossima, 19 gennaio, ci uniamo a tutta la Chiesa nel mondo intero per celebrare la Giornata mondiale del migrante e del rifugiato. Il Papa ci sollecita a vedere nel migrante e nel rifugiato “non solo un problema da affrontare, ma un fratello e una sorella da accogliere, rispettare e amare, un’occasione che la Provvidenza ci offre per contribuire alla costruzione di una società più giusta, una democrazia più compiuta, un Paese più solidale, un mondo più fraterno e una comunità cristiana più aperta, secondo il Vangelo”.
Carissimi, prendiamo sul serio l’appello del Papa e collaboriamo con la Caritas e tutte le istituzioni impegnate nella migliore accoglienza possibile dei fratelli migranti e rifugiati. Ad ogni parrocchia rivolgo l’invito a pregare e a promuovere una raccolta di offerte, che non mancheremo di inviare all’Ufficio centrale della Migrantes.
Confidando nella vostra sensibilità umana e cristiana, vi benedico di cuore.