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20/01/2014 06:39:00

Paolo Agate condannato. E il consulente con la finta laurea deve restituire 50.000 euro

 Si faceva chiamare “professore”, era esperto “informatico” dell’Amministrazione Comunale di Marsala, e consulente della Procura e del Tribunale. Vicino all’ex assessore regionale alla sanità, Massimo Russo, aveva organizzato per lui anche una lista per elezioni comunali a Marsala, nel 2012.

Poi, la scoperta. Paolo Agate, anzi, il professore Paolo Agate, nominato dirigente dell’ufficio prenotazioni dell’Asp di Trapani….non aveva mai avuto la laurea.

I suoi titoli erano tutti falsi. Tra l'altro, nel sito del Comune di Marsala resiste ancora il suo "curriculum". Lo potete scaricare cliccando qui. 

Adesso, dopo aver patteggiato la condanna, per lui arriva anche un’altra sentenza, quella della Corte dei Conti, che lo obbliga a restituire quanto ha percepito dalle casse della sanità pubblica trapanese senza averne titolo.

L’ex dirigente del centro di prenotazione dell’Asp di Trapani, dopo la condanna a un anno e mezzo di reclusione, è stato ora condannato anche dalla Corte dei conti della Sicilia a restituire con gli interessi gli stipendi percepiti tra il 2011 e il 2012: oltre 53 mila euro.

Agate aveva presentato il certificato di una laurea in Scienze statistiche ed economiche conseguita nel 1988. Ma l’Università di Palermo ha negato, dopo una verifica, che il titolo fosse stato mai rilasciato. Sono risultati falsi altri due titoli presentati da Agate: due attestati di frequenza a corso di formazione per amministratori di sistemi informatici.

Ecco alcuni estratti della sentenza:

La vicenda  trae origine dalla circostanza che l’ predetta ASP  di Trapani indiceva una procedura selettiva per il conferimento dell’incarico, a tempo determinato, di responsabile del Centro Unico Prenotazioni aziendale (CUP) nella quale risultava vincitore  Agate quale unico candidato in possesso dei requisiti.

In seguito alla richiesta di presentazione dei documenti di rito il Sig. Agate produceva, tra gli altri, copia di un diploma di laurea in Scienze statistiche ed Economiche asseritamente conseguito presso l’Università degli Studi di Palermo il 21 luglio 1988 e della quale il convenuto certificava la conformità all’originale in suo possesso.

Pertanto, in data 8 settembre 2011 veniva formalizzato il contratto individuale di lavoro con la qualifica di Dirigente Statistico – Ruolo Tecnico con incarico dirigenziale di struttura semplice, per la durata di un anno.

Avviati i controlli sulla regolarità della documentazione prodotta, l’Università di Palermo comunicava che il convenuto non aveva mai conseguito la predetta laurea.

Pertanto, con provvedimento del 25 giugno 2012  il Direttore Generale dell’ASP ne dichiarava la decadenza dall’incarico.

Su denuncia dello stesso Direttore Generale è stata esercitata azione penale  conclusasi con la sentenza di condanna ad un anno ed otto mesi di reclusione con l’applicazione del beneficio della sospensione condizionale della pena, emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Trapani.

In sede penale è stato accertato che al pari del certificato di laurea erano falsi anche gli ulteriori titoli che il Agate convenuto aveva presentato all’ASP e precisamente gli attestati di frequenza al corso di formazione “Amministratori di sistemi ed infrastrutture ICT” ed al corso “Amministrazione avanzata di server linus – un’idea per l’Open source”.

Quali sono state le carte della difesa? Ecco un passo:

Sostiene l’infondatezza dell’azione della Procura per l’insussistenza di un danno patrimoniale economicamente valutabile arrecato alla Pubblica Amministrazione e sottolinea che il convenuto è persona di elevate capacità professionali che ha svolto regolarmente il suo incarico tant’è che il servizio CUP è stato interamente implementato ed è tutt’oggi attivo e funzionante.

Ma non ha convinto la Corte….