E’ stato rimosso dalla Provincia regionale di Trapani lo scivolo abusivo alla Riserva Naturale dello Stagnone che veniva utilizzato dalla Sosalt per trasportare il sale dall’Isola Lunga alla terra ferma.
Lo scivolo è stato smantellato in un giorno a dicembre dalla ditta Diemme di Marsala. Lo scivolo, che era stato sequestrato circa un anno su disposizione della Procura di Marsala, è stato dissequestrato temporaneamente per permettere, appunto, la sua rimozione.
La Procura di Marsala aveva disposto il sequestro dello scivolo in cemento, realizzato abusivamente sul demanio che, da decenni, consente alla Sosalt spa di trasportare il sale dall`Isola Longa (Riserva naturale dello Stagnone) alla terraferma. L`area protetta, dove sorgeva la struttura abusiva, è gestita dalla Provincia regionale di Trapani. L`indagine è stata coordinata dal sostituto procuratore di Marsala, Dino Petralia. La Sosalt estrae il sale marino in un`area di 800 ettari e ammassa circa 100 mila tonnellate di prodotto l`anno, è una delle più importanti aziende nel settore in Sud Italia, ed è di proprietà della famiglia D'Alì. Il proprietario, Antonio D'Alì, è zio dell'omonimo senatore trapanese del Pdl.
La Procura, nel corso di quella indagine, aveva anche notificato tre avvisi di garanzia. Uno di questi è per l’ex assessore provinciale al Territorio, l’Udc Giuseppe Carpinteri, su cui peserebbe l'omissione della rimozione dello scivolo, nonostante la Provincia di Trapani avesse dichiarato di avere un progetto per rimuoverlo. La Sosalt dal canto suo si era impegnata a trasportare il sale dall’Isola Longa a terra con altri sistemi. Il progetto, secondo l’inchiesta della procura di Marsala, non è mai stato presentato in Regione, nonostante in una nota inviata in prefettura Carpinteri avesse detto il contrario. Indagati sono anche il direttore della Sosalt, Roberto Badalucco, e Pietro Balistreri. “Sono soddisfatto della rimozione dello scivolo che è lì da decenni - commenta Giuseppe Carpinteri. Addirittura da prima che la Provincia regionale di Trapani ha ottenuto la gestione della Riserva, nell’84. Io ricordo che da giovane quello scivolo esisteva già. Spero che la mia situazione giudiziaria venga archiviata, e credo che la rimozione dello scivolo sia la dimostrazione che il mio ufficio aveva operato correttamente. Sono rimasto male quando mi è arrivato l’avviso di garanzia. Mi si può accusare soltanto di essermi impegnato per togliere l’abuso. Sono stato il primo a prendere in mano le carte per togliere l'abuso, le precedenti amministrazioni provinciali invece non hanno fatto niente. Speriamo adesso di poter vedere definitivamente dissequestrata l'area”.
Intanto possono anche partire i lavori per il restauro e la manutenzione dell’antico molo di Punta Tramontana, nell’Isola Lunga della Laguna dello Stagnone. Lo ha deciso il Suap del Comune di Marsala. I lavori che verranno fatti dalla Sosalt consentiranno a questa ditta di trasportare il sale prodotto sull’isoletta sulla terraferma con le barche e non più con i vecchi camion che sconquassavano i bassi fondali che collegavano l’isola alla punta di San Teodoro. A dare l’ok per il rifacimento del molo, oltre al Comune di Marsala, anche l’Assessorato Regionale Territorio e Ambiente, la Soprintendenza ai beni culturali e ambientali, la Provincia in qualità di ente gestore della riserva naturale dello Stagnone, il Genio civile e l’Asp.