Si torna in aula oggi per il processo per estorsione ed usura che vede imputato il ristoratore marsalese Massimo Bellitteri e il collega Antonio Salvatore Sieri, e parte offesa l'imprenditore Antonio Correra. Vicenda intricata, che oggi vedrà un passaggio fondamentale con la testimonianza degli ufficiali di polizia giudiziaria che hanno condotto le indagini.
La vicenda è resa ancora più complessa dal fatto che Antonio Correra, in altri procedimenti, è imputato di ricettazione e truffa. Uno dei processi che lo vede imputato ha vissuto l'ultima udienza il 23 Gennaio. I tre procedimenti penali che lo vedono imputato per truffa sono stati riuniti in un unico procedimento. Per l'avvocato difensore di Correra, Francesco Messina, l'imputato non ha truffato nessuno: "Non ha potuto pagare - ha ribadito perchè vittima di usura". La truffa sarebbe stata fatta da Correra nei confronti di alcune ditte che rappresentava e delle quali vendeva i prodotti agricoli, la Kemia, e la Zolfo Industria, Accardo e Lo Porto. L'accusa è quella di aver fatto ordini falsi verso società inesistenti e di di essersi trattenuto del denaro che i clienti dovevano versare ai fornitori. Nella prossima udienza, fissata per il 14 febbraio è previsto l'esame dell'imputato.
Nell'ultima udienza un teste, Giuseppe Accardo, rispetto alla produzione documentale dell’imputato, fatta in udienza (da cui sembrava evincersi la quietanza delle fatture insolute allegate all’atto di querela) ha specificato, sorpreso della stranezza della documentazione che veniva sottoposta alla sua attenzione, di non essere in grado di riferire nel merito di questi presunti pagamenti, atteso che della gestione amministrativa e della contabilità aziendale della Agripoint se ne occupava il figlio, che sarà sentito anche lui nella prossima udienza.
I legali di Bellitteri e Sieri fanno sapere che: "I fatti contestati al Correra nei processi per truffa sono riferibili agli anni 2008-2009. Correra sostiene di essere stato vittima di ipotesi di usura in un periodo diverso ed antecedente, ossia, nel periodo da fine 2007 ai primi 2008. Per tali episodi ha sporto querela il 29.04.2008 ed tutt’ora pendente avanti il Tribunale di Marsala un processo volto a verificare la fondatezza di tali fatti denunciati. Nessuna sentenza che ha accertato, con vaglio dei giudici, i fatti di usura e lo stato di vittima per tale ipotesi delittuose è stata ancora pronunciata"