La sezione di pg della Guardia di finanza della Procura di Marsala ha posto agli arresti domiciliari Calogero Giacalone, detto ‘’Gino’’, 70 anni, imprenditore nel settore del calcestruzzo. L’accusa è bancarotta fraudolenta patrimoniale e documentale. Dichiarato fallito nel 1986, l’imprenditore arrestato, secondo l’accusa, avrebbe celato il suo status di fallito, costituendo, negli anni, diverse società per la produzione e la commercializzazione del calcestruzzo, anche queste poi dichiarate fallite dal Tribunale di Marsala, intestandole a prestanomi e accumulando debiti per diversi milioni di euro. Il complesso aziendale, infatti, era sempre lo stesso: al civico 367/A di contrada Strasatti, a circa dieci chilometri a sud di Marsala, nella stessa zona in cui il 31 agosto dello scorso anno fu ucciso, a colpi di arma da fuoco, il 67enne Baldassare Marino, amico o comunque conoscente dell’imprenditore arrestato. Marino, inoltre, in passato, aveva anche lavorato per una delle ditte che hanno avuto sede nell’impianto calcestruzzi finito nel mirino degli investigatori. A coordinare l’indagine della sezione di pg delle Fiamme Gialle su Calogero Giacalone sono stati il procuratore Alberto Di Pisa e il sostituto Giulia D’Alessandro. L’imprenditore posto ai domiciliari, in passato, è stato già condannato per bancarotta fraudolenta, nonché per reati tributari e corruzione di minorenni.