Non si arresta il flusso di migranti che cercano di raggiungere via mare l'Italia dalle coste africane: sono 9 i barconi intercettati ieri dalle navi della Marina militare nell'ambito dell'operazione Mare Nostrum, per un totale di un migliaio di immigrati soccorsi.
I primi avvistamenti ieri mattina, quando l'elicottero EH101 della nave anfibia San Marco ha individuato a sud est di Lampedusa quattro imbarcazioni, tutte soccorse dalla nave, assieme ad altre due. Il pattugliatore Vega, è invece intervenuto alle 9,30 in favore di un gommone in difficoltà con a bordo 102 migranti - tra cui 18 minorenni - poi di un'altra imbarcazione. Ieri sera erano 822 i migranti recuperati complessivamente dalle navi della Marina, cui si devono aggiungere quelli salvati dalla Guardia costiera a bordo di un nono gommone, per un totale di circa mille persone.
Sempre sul fronte immigrazione, la notizia che la Procura di Agrigento ha chiesto il giudizio immediato per il tunisino Khaled Bensalem, di 36 anni, ritenuto il "capitano" del peschereccio con circa 500 migranti a bordo che il 3 ottobre del 2013 fece naufragio davanti a Lampedusa, provocando la morte di 366 passeggeri. Gli sono contestati i reati di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina, naufragio e omicidio aggravato.
Dei temi dell'immigrazione, poi, è tornato ieri a parlare a Strasburgo il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, che ha stigmatizzato «la mancanza di una politica comune europea per l'asilo e l'immigrazione». Ma «anche in Italia - ha proseguito - c'è un buco legislativo che si è colmato solo col recepimento delle direttive Ue» e c'è «una gran confusione» tra asilo e immigrazione illegale. Napolitano ha espresso la convinzione che «verso il fenomeno della "immigrazione economica" si debbano avere due pilastri: la regolazione della immigrazione legale e la lotta contro la immigrazione illegale» e il riconoscimento del «diritto di chi fugge da situazioni di guerra o di persecuzione ad essere accolto».