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12/02/2014 07:53:00

Truffa nei teatri in Sicilia. Russo: "Tutto regolare". Polemica a Trapani

"La posizione di Enrico Russo è assolutamente regolare, lo abbiamo già chiarito ai magistrati". Lo dice l'avvocato Giacomo Frazzitta, che difende il presidente della Compagnia Teatro Nuovo di Marsala, finito nel calderone della maxi inchiesta della Procura di Palermo sull'irregolarità di alcune certificazioni per compagnie teatrali e associazioni che hanno percepito contributi dalla Regione. "La compagnia di Russo è scritta alla Fita, la Federazione Italiana Teatro Amatoriale, ed è in regime di convenzione con quella organizzazione che versa ogni volta quanto dovuto per i contributi previdenziali". Nel caso di Russo l'accusa è di tentata truffa, perchè il contributo, una manciata di euro, non fu mai percepito. 

Ecco cosa scrive l'avvocato Giacomo Frazzitta nella nota inviata agli organi di informazione:

Il Dott. Russo è estraneo ai fatti che gli vengono contestati nel capo di imputazione secondo il quale avrebbe autocertificato l’adempimento degli obblighi di natura previdenziale e assistenziale “in assenza di certificati E.N.P.A.L.S. con conseguente omesso versamento e di non regolare posizione I.N.P.S.” al fine di ottenere un contributo regionale .
Invero, la Compagnia Teatro Nuovo è una compagnia amatoriale affiliata alla Federazione Italiana Teatro Amatori ( F.I.T.A.) di cui il Dott. Russo è stato per molti decenni uno dei dirigenti regionali, per cui secondo la convenzione stipulata tra E.N.P.A.L.S. e F.I.T.A. del novembre del 2002 le compagnie amatoriali non hanno l’obbligo della certificazione E.N.P.A.L.S. e del conseguente versamento dei contributi previdenziali .
Inoltre, il presunto contributo di €. 843,50 che secondo l’assunto accusatorio sarebbe stato corrisposto alla Compagnia Teatro Nuovo non risulta mai ricevuto e incassato .
Il dott. Russo è amareggiato per l’ignominia mediatica diffusa ieri pomeriggio nonostante la legge preveda il segreto istruttorio fino all’eventuale dibattimento .

 

Coinvolto anche un altro marsalese, Antonio Galfano, che era presidente dell'Ente Luglio Musicale Trapanese. Avrebbe chiesto contributi per un festival che non si è mai tenuto. Sulla vicenda interviene l'associazione Trapani Cambia:

Lo scandalo che ha coinvolto associazioni e società teatrali siciliane nell'inchiesta della Guardia di finanza sulla truffa alla Regione ci dimostra, come se ne avessimo ancora bisogno, come il malaffare riesca a impadronirsi persino di presidi culturali. Ma come ci riesce?
Ci riesce quando da una parte trova un modo di fare politica e di amministrare i territori compiacenti e dall'altra una opposizione inesistente.
L'indagine riguarda anche la gestione dell'Ente Luglio Musicale Trapanese dell'allora legale rappresentante Antonio Galfano.
Siamo nel 2010, in piena amministrazione Fazio e con una opposizione che "diceva" di opporsi.
La truffa scoperta è solo la punta dell'iceberg di una gestione che ha permesso, con il silenzio di chi avrebbe dovuto denunciare quanto stava per avvenire, la scomparsa persino dei TFR dei lavoratori del Luglio Musicale.
Vi ricordate la famosa romanza "Nessun Dorma" di Puccini? Nella scurissima notte, in solitudine, il "Principe ignoto", Calaf, attende il sorgere del giorno, quando potrà finalmente conquistare l'amore della principessa Turandot.
Ecco, qui invece "sembrano" dormire tutti.
E in questo dormiveglia dogmatico ci tocca stare svegli e, proprio per questo, chiediamo una commissione che indaghi sulla situazione di dissesto finanziario che l'attuale consigliere delegato sostiene di aver trovato.
Speriamo che alla tempestività con la quale l'opposizione si sta occupando solo adesso di Luglio Musicale, sempre superficialmente e strumentalmente come ci hanno abituato da anni, segua la volontà di far assumere al consiglio comunale di Trapani la responsabilità di quanto avvenuto in questi anni soprattutto da parte di chi, in maggioranza o in opposizione, cerca di ricostruire ridicole verginità politiche.

 

L'inchiesta riguarda in tutta la Sicilia documenti falsificati, fatture false, costi dichiarati ma mai effettivamente sostenuti, contributi previdenziali non versati. Il ciclone giudiziario travolge il mondo del teatro siciliano. E spunta pure uno spettacolo fantasma del popolare comico, Pippo Franco. La compagnia “Il Sipario” di Catania avrebbe dichiarato di avere ospitato uno spettacolo di Pippo Franco. Tutto falso, sostiene l'accusa. Lo stratagemma servì, però, per superare la bocciatura del Nucleo di valutazione dell'assessorato ai Beni culturali che fece dietrofront e diede il via libera al pagamento alla compagnia di un contributo a fondo perduto di 3.826 euro.

Al termine delle indagini sono state denunciate 72 persone per truffa aggravata e falso. A pagare la truffa per complessivi 2 milioni e 300 mila euro è stata la Regione Siciliana che ha finanziato la stagione teatrale del 2008, quella finita sotto i riflettori della magistratura.

Alla regola della truffa non si sarebbero sottratti nomi noti del teatro siciliano: da Lollo Franco, attore impegnato nel reinserimento dei detenuti attraverso il teatro, al popolare barzellettiere Gianni Nanfa, da Alfio Scuderi, regista di diversi Festini di Santa Rosalia, ad Aldo Morgante, guida del Teatro Al Massimo di Palermo. L'elenco prosegue anche con il nome di alcuni ex sindaci. Come Nicolò Ferrara e Michele Truscello, primi cittadini rispettivamente di Calatafimi Segesta (di recente è pure finito ai domiciliari per una faccenda di presunte tangenti tutta da chiarire) e di Novara di Sicilia). Sindaci che avrebbero organizzato spettacoli in paese senza pagare i diritti alla Siae.
 

Stando all’ipotesi accusatoria ci sarebbe Carmine Maringola, marito di Emma Dante e rappresentante legale della compagnia “Sud Costa Occidentale”, che ha contribuito alla produzione di gran parte degli spettacoli della regista palermitana. Poi, fra i nomi presenti nel comunicato stampa diffuso dalla guardia di finanza, figura quello di Alfio Scuderi, per anni direttore artistico del Palermo Teatro Festival; e ancora il cabarettista Gianni Nanfa; l’attore e regista Lollo Franco; Antonino Zappalà, amministratore unico della cooperativa “Figli d’arte Zappalà” e Aldo Morgante del Teatro “Al Massimo”.

Fra gli indagati ci sarebbe anche Sabrina Petyx, autrice, regista e attrice, rappresentante legale dell’associazione M’Arte; Vito Parrinello del Teatrino Ditirammu di Palermo; Nina Lombardino (Associazione Liberi Teatri che gestisce il Teatro delle Balate), Marco Pupella (Teatro Crystal), Luigi Di Gangi (Teatrialchemici), Giuseppa Lelio (rappresentante legale della Cooperativa Agricantus di Palermo), Antonio Romeo (Gruppo Iarba di Catania), Katja Iseler (Associazione Teatro Garibaldi di Palermo), Clara Gebbia (associazione Teatro Iaia) e Massimo Campagna (associazione Candelai di Palermo).