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28/02/2014 23:41:00

Liberi consorzi, l'Ars approva altri due articoli. Si continua martedì

 Approvati gli articoli 5 e 6 del ddl sui liberi consorzi di comuni. È la prima volta che, nel corso di questo lungo e tortuoso dibattito, il governo non viene messo sotto a scrutinio segreto. 
L'art. 5 stabilisce che il presidente del libero consorzio sarà eletto dai sindaci e dai consiglieri comunali del comprensorio. Prevede pure che la mozione di sfiducia al presidente dovrà essere approvata dalla maggioranza assoluta dei voti e presentata da un quinto dei componenti dell assemblea degli stessi. La mozione di sfiducia non può essere presentata prima dei due anni dalla elezione del presidente, né per più di due volte a distanza di almeno un anno durante il mandato.
È stato questo un momento di alta tensione: le opposizioni di centrodestra hanno sostenuto invece il voto diretto. Formica (Musumeci): «La votazione di secondo livello è un mercato delle vacche».
Secondo l'art. 6, la giunta del libero consorzio sarà composta dal presidente e da un numero massimo di 8 assessori nominati dal presidente tra i componenti dell'assemblea. Ancora: Nessun genere vi può essere rappresentato in misura superiore ai due terzi. Inoltre: i sindaci che decadono dalla carica presso i comuni di appartenenza decadono anche dalla carica ricoperta nel Consorzio.
Il dibattito sulla riforma riprenderà martedì della prossima settimana.