Quattro mesi di reclusione (pena condonata) e un risarcimento danni ‘’provvisionale’’ di sette mila euro alla parte civile è la condanna, ormai definitiva, inflitta a un odontotecnico marsalese per esercizio abusivo della professione di medico dentista. Imputato il 42enne Antonino Marino. La sentenza della Corte d’appello è stata, infatti, confermata dalla Cassazione. I fatti sono relativi al 2005, quando, come spiega l’avvocato di parte civile Salvatore Fratelli, Vito Savalli ‘’si recò dall’odontotecnico, che aveva lo studio professionale in via Giulio Anca Omodei, per un problema al dente del giudizio’’. Il dente tornò, poi, a fargli male durante un fine settimana. ‘’Era di sabato – spiega l’avvocato Fratelli – e Savalli, su invito del Marino, si recò presso l’abitazione dell’odontotecnico. Dunque, in un ambiente a dir poco non idoneo’’. Il dente si frantumò e il dolore per il paziente fu lancinante. In seguito, a quell’intervento, continua il legale di parte civile, Savalli ‘’ha subìto una invalidità permanente, la riduzione della capacità masticatoria, del dieci per cento’’. Per questo, in sede civile, verrà chiesto un adeguato risarcimento danni. Risarcimento che il Tribunale di Marsala, in primo grado, sempre in via provvisionale (e cioè in attesa di esatta quantificazione in sede civile), aveva fissato in 15 mila euro.