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09/05/2014 14:55:00

Pantelleria, i carabinieri arrestano un cyber stalker

I Carabinieri della Stazione di Pantelleria, diretti dal Maresciallo Ordinario Domenico Romano, nella serata di lunedì, hanno tratto in arresto per il reato di atti persecutori (art. 612 bis C.P.) Pulizzi Paride Martino Maria, pantesco 31enne, attualmente imputato in altro procedimento penale pendente presso il Tribunale di Marsala, poiché ritenuto responsabile della commissione dei reati di cui agli artt. 612 bis e 609 bis c.p. in danno della giovanissima fidanzata dell'epoca, nonché sottoposto alla misura cautelare del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa.
Minacce, messaggi su Facebook e sui telefoni delle vittime, continui e reiterati, hanno avuto inizio circa un anno fa, quando Pulizzi aveva subito la rottura del rapporto sentimentale che lo legava ad una ragazza, tra l’altro minorenne. Da quel momento, per gelosia, l’uomo aveva iniziato una costante e pervicace condotta fatta di minacce e di ingiurie, di giorno in giorno sempre più gravi, nei confronti di tutti quelli che la frequentavano.
Dallo scorso luglio, in particolare, aveva iniziato a minacciare con frasi dal contenuto intimidatorio un ragazzo pantesco che, pur non avendo un legame sentimentale con la ragazza, ma “reo” di far parte della sua comitiva, era divenuto destinatario di una miriade di messaggi aggressivi e molesti, nonché di appostamenti da parte del Pulizzi che, in qualche occasione, lo aveva seguito con la sua macchina.
Per paura e temendo che Pulizzi potesse compiere un inspiegabile ed insano gesto, il giovane ha iniziato a denunciare ai militari dell’Arma quanto accaduto, seppure le intimidazioni continuassero a pervenire anche da un account Facebook evidentemente registrato con un nome fittizio non solo al ragazzo, ma anche alla giovanissima ex fidanzata e ad un altro ragazzo che la frequentava amichevolmente.
Proprio le minacce subite tramite messaggi sul telefono e sul social network Facebook, con cui chiaramente si paventava un aggressione all’incolumità fisica del ragazzo - che, nel frattempo, accompagnato dai propri genitori aveva lasciato l’isola di Pantelleria per paura di ritorsioni nei suoi confronti -, nella serata di lunedì determinavano il giovane a presentare una nuova denuncia ai Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Marsala e della Sezione di P.G. della locale Procura della Repubblica. A seguito di tale ultima denuncia, quindi, venivano attivati i militari dell’Arma di Pantelleria che rintracciavano sull’isola il Pulizzi, effettuando presso la sua abitazione una perquisizione domiciliare, all’esito della quale veniva rinvenuto il cellulare, da cui erano stati inviati i messaggi di minaccia alla vittima, nonché altri mezzi informatici tramite i quali poneva in essere le sue condotte delittuose.
Pertanto l’uomo veniva tratto in arresto nella quasi flagranza di reato, per atti persecutori e ristretto agli arresti domiciliari presso la sua abitazione in attesa della convalida dell’atto, perché trovato in possesso di oggetti dai quali emergeva chiaramente che questi avesse commesso il reato immediatamente prima.
Ieri 8 maggio, nella tarda mattinata, si è celebrata innanzi al G.I.P. del Tribunale di Marsala, l’udienza di convalida dell’arresto, che ha convalidato l’operato dei Carabinieri ed accolto le richieste dell’ Autorità giudiziaria applicando nei confronti del Pulizzi la misura cautelare del divieto di dimora sull’isola di Pantelleria.