Da un lato faceva il commercialista, ed aveva i suoi clienti. Dall'altro lato era (ed è) comandante dei vigili urbani di Trapani, e allora prometteva ai suoi clienti che non avrebbe fatto ispezioni con la squadra annonaria, come gentile servizio accessorio per chi si rivolgeva lui. E' quanto sostiene la Procura di Trapani, che ha chiuso le indagini sul comandante della polizia municipale Francesco Guarano, 57 anni. L'accusa è di abuso d'ufficio. Le indagini sono state avviate in seguito a un esposto anonimo.
Secondo l'accusa Guarano, che avrebbe esercitato l'attività di commercialista, avrebbe garantito, nel suo ruolo anche di comandante della Polizia municipale, che non avrebbe fatto effettuare controlli dai vigili urbani della squadra Annonaria nei negozi i cui titolari sarebbero stati suoi clienti nell'altra attività che svolgerebbe.
Le indagini sono state portate avanti dai militari della Guardia di finanza della sezione di Polizia giudiziaria, che hanno lavorato con il coordinamento del sostituto procuratore Franco Belvisi. Guarano, che si dice fiducioso nell'operato della magistratura, di recente è stato nominato dal sindaco Vito Damiano anche dirigente ad interim del primo Settore comunale.
La Procura aveva anche chiesto al gip l’applicazione della misura interdittiva del divieto di dimora a Trapani. Una misura cautelare che il giudice delle indagini preliminari non ha accolto, ma il provvedimento del gip, dopo il ricorso della Procura, è stato annullato dal Tribunale del riesame di Palermo e adesso pende un ulteriore ricorso, presentato alla Cassazione dal difensore dell’indagato, avv. Enrico Vulpetti, ovviamente per l’annullamento dell’ordinanza del Tribunale del Riesame.
In pratica Guarano in assenza di autorizzazione dell’amministrazione avrebbe proseguito la propria attività privata, fuori ovviamente dall’orario di servizio. Tra i suoi clienti Procura e Finanza avrebbero individuato titolari di attività commerciali che stranamente non avrebbero mai subito controlli della sezione annonaria: “è emerso dalle indagini svolte - scrive la Procura - il mancato controllo da parte della Pubblica Amministrazione, pertinenza, i controlli, del comandante Guarano, sulle società clienti del suo ex studio professionale”.