Con una nota, il Sindaco di Erice, Giacomo Tranchida, è tornato sulla realizzazione del centro di radioterapia per la cura dei tumori nell'area antistante l'ospedale Sant'Antonio Abate. Ha rivelato che si tratta di un progetto privato di un'azienda israeliana, «Amethist Radioterapy». Un suo rappresentante, Ludovic Robert, dovrebbe formalizzare la proposta tra due settimane. La società realizzerebbe il centro in 20 settimane dall'autorizzazione regionale. «La mia amministrazione - ha detto - è pronta ad investire 100 mila euro in deroga al patto di stabilità. Ci sarebbe poi spazio anche per una sottoscrizione».
L'assenza di un centro di radioterapia è un tema molto sentito. Attualmente ill Distretto D50 di cui fanno parte oltre al Comune di Trapani quelli di Erice, Valderice, Paceco Custonaci, Favignana, San Vito Lo Capo, Buseto Palizzolo, proprio per venire incontro alle difficoltà dei cittadini che vivono questa condizione e, in particolare di quelli soli, privi di sostegno parentale, sin dal 2009 ha progettato un servizio dedicato che si chiama "Taxi verde" e che garantisce un trasporto collettivo, con accompagnatore presso i Centri di radioterapia situati a Bagheria, Palermo e Cefalu'.
Il servizio è tutt'oggi attivo e sono stati finora impegnati circa 81.000 euro.
Tale servizio ampiamente richiesto e utilizzato in tutti i Comuni del Distretto, è stato anche riprogrammato per il corrente anno, ottenendo altri fondi (10.000 €) dalla Regione Siciliana. Chiaramente si tratta di risorse limitate non sempre sufficienti ad assicurare l'intera copertura delle sedute di radioterapia.
In ragione di cio' il Sindaco di Trapani, Vito Damiano, ha sollecitato la conferenza dei Sindaci, alla quale partecipa anche l'Azienda Sanitaria Provinciale, affinché questa si faccia carico delle ulteriori spese per garantire la copertura dell'intero servizio di accompagnamento dei malati oncologici.
La provincia di Trapani conta 425.121 abitanti ed i dati provenienti dal CNR mostrano una incidenza dio 536/100.000 per gli uomini e 425/100.000 per le donne. I malati sono circa 2019. Di questi 2.019 pazienti, il 75% (pari a 1.514 pazienti) dovrà sottoporsi ad un trattamento di Radioterapia. Il ciclo di terapie prevede da 4 a 7 settimane di terapia dal lunedì al venerdì. Ogni seduta dura 15 minuti ed un acceleratore lineare è in grado di trattare, lavorando 12 ore al giorno, 750-900 pazienti.
L’iter per la realizzazione di un centro di radioterapia in città si avvia verso la conclusione. Il centro sorgerà proprio dietro l’ospedale Sant’Antonio Abate, in un terreno che l’amministrazione comunale di Erice ha ceduto a suo tempo all’Asp 9 di Trapani, in cambio dell’ex hotel Igea, nel borgo medievale della Vetta. L'assessorato regionale alla Sanità ha trasmesso il progetto all’ assessorato regionale al Territorio ed Ambiente che, in base alla procedura prevista dalla normativa, sarà inviato a questo punto al Comune di Erice ed al Cru. Se entro trenta giorni non ci saranno osservazioni, l’assessorato regionale Territorio e Ambiente approverà definitivamente la variante urbanistica necessaria per la costruzione del nuovo complesso sanitario. A questo punto si passerà alla fase operativa del progetto, che prevede un investimento di tre milioni e mezzo di euro, fondi che dovrebbero arrivare dalla Regione, stanziamento annunciato ma non ancora confermato ufficialmente, visto che si resta in attesa del decreto di finanziamento.