Accogliendo la richiesta dell’avvocato difensore Stefano Pellegrino, il giudice per le indagini preliminari ha revocato gli arresti domiciliari al 73enne Salvatore Pecunia. L’anziano era stato arrestato dai carabinieri lo scorso 12 luglio con l’accusa di avere accoltellato un vicino di casa (M.G.P., di 47 anni). L’accusa di tentato omicidio è stata derubricata in lesioni aggravate. ‘’Non ci sono le condizioni per motivare una misura cautelare – dice l’avvocato Pellegrino – né possibilità di reiterare il reato, né pericolo di fuga’’. Teatro dei fatti fu contrada Cutusio, dove l’ennesima lite tra vicini di casa finì nel sangue. La discussione (per ‘’per futili motivi’’ spiegano i carabinieri) era iniziata tra la figlia del Pecunia e la moglie di M.G.P., che tornando a casa dal lavoro intervenne nell’alterco tra le due donne. E’ fu a questo punto che Pecunia si scagliò contro il vicino di casa ferendolo al fianco sinistro con il coltello (una lama di 10 centimetri) con il quale stava tagliando una mela. Una reazione, quella dell’anziano, che probabilmente nessuno si attendeva e che poteva avere ben più gravi conseguenze. Per un’inezia, infatti, non vennero lesi organi vitali. Trasportato al Pronto soccorso dell’ospedale <Borsellino> dai suoi familiari, M.G.P. fu subito sottoposto a intervento chirurgico per fermare l’emorragia. I medici lo hanno, poi, giudicato guaribile in 25 giorni, salvo complicazioni. E proprio al Pronto soccorso i carabinieri della stazione di Santi Filippo e Giacomo, diretti dal maresciallo Francesco Vesuvio, e dell’aliquota Radiomobile rintracciarono l’anziano accoltellatore. Pecunia, infatti, dopo la lite, si era allontanato in auto, ma nella concitazione, poco distante dalla sua abitazione, si era scontrato con un’altra auto, riportando escoriazioni e contusioni. Ad avvertire la centrale operativa dei carabinieri dell’avvenuto accoltellamento furono i medici del Pronto soccorso. Avviate le indagini, coordinate dal capitano Carmine Gebiola, comandante della locale Compagnia, i militari identificarono tutti i protagonisti della furiosa lite e ne ricostruivano la dinamica ascoltando chi aveva assistito alla scena. Lo stesso Pecunia, intanto, consegnava spontaneamente il coltello con cui aveva, poco prima, ferito, il vicino di casa.