Molti Comuni siciliani sono allo stremo nell'affrontare l'emergenza dei migranti che arrivano nelle nostre città dopo essere stati salvati in mare dalle navi della Marina Militare. Mentre si aspetta sempre di capire qual è la posizione dell'Unione Europea, una prima risposta all'emergenza arriva dal governo Renzi, che ha stanziato 20 milioni di euro per i comuni siciliani più esposti nel gestire l'emergenza, tra cui Trapani. Le città siciliane beneficiarie del plafond speciale sono tredici: Agrigento, Augusta, Caltanissetta, Catania, Lampedusa, Mineo, Palermo, Pozzallo, Porto Empedocle, Ragusa, Siculiana, Siracusa e Trapani. I fondi saranno ripartiti attraverso una "mini-deroga" al Patto di stabilità, in base a un coefficiente misto fra le spese sostenute (e documentate) per l'emergenza emigrazione e il numero di persone ospitate.
«I Comuni siciliani, che si sono trovati a fronteggiare l'emergenza immigrazione, saranno ricompensati - dichiara il Ministro Angelino Alfano - con delle misure adeguate alle spese che hanno sostenuto e che continuano a sostenere per l'assistenza e l'ospitalità dei migranti». Secondo Aldano lo Stato dimostra così «grande vicinanza al popolo siciliano che con la sua generosità - continua il ministro - pur gravato dai flussi migratori che arrivano in Sicilia per la sua collocazione geografica, sa accogliere con spirito di umanità e non si perde d'animo».
Ancora impossibile calcolare l'importo che verrà assegnato singolarmente. «La distribuzione tra gli enti di questa agevolazione - dettaglia Alfano - sarà effettuata nel prossimo mese di ottobre dagli Uffici del Ministero dell'Interno, tenendo conto delle spese sostenute e delle dimensioni demografiche dei stessi, in rapporto alla popolazione straniera delle cui esigenze di accoglienza si sono fatti carico».
«È un riconoscimento - afferma il sottosegretario Giuseppe Castiglione - per tutta la Sicilia, impegnata da anni in un'encomiabile opera di solidarietà nei confronti di coloro che attraversano il mar Mediterraneo per fuggire da guerra e povertà, cercando salvezza sulle nostre coste. Speriamo ora che anche le istituzioni a livello europeo siano più coraggiose nel soccorso ai profughi e affrontino il dramma non con la logica dell'indifferenza, ma della condivisione».
Oltre al bonus per i 13 Comuni siciliani, il governo nazionale ha messo sul tavolo altre misure: le commissioni territoriali che devono vagliare le domande di asilo dei rifugiati passano da 10 a 20, «con possibilità di arrivare a 30 se necessario», ricorda Alfano, chehe aggiunge: «Abbiamo rilevato che con l'afflusso dei richiedenti asilo la permanenza nei centri si è fatta troppo lunga, perché lo Stato non era in grado di dire un sì o un no. Dunque abbiamo semplificato il giudizio in modo tale che non ci sia una procedura lenta». Il ministro siciliano ha poi annunciato un nuovo «patto con Comuni e Regioni» per aumentare i posti a disposizione nel sistema Sprar «in modo da non far gravare sui singoli territori un peso eccessivo».
Il giornalista tedesco Rupert Neudeck ha intanto proposto che alla Marina italiana vada il Nobel per la Pace, per aver salvato migliaia di vite umane dal pericolo corso in mare. «La Marina italiana ha salvato 73 mila profughi dal naufragio - ha detto il cofondatore dell'associazione umanitaria Cap Anamur -. Invece di criticare l'Italia, io consegnerei il premio Nobel per la Pace alla Marina italiana per l'operazione Mare Nostrum». Neudeck ha criticato la politica europea sui profughi, definendola «catastrofica». Paesi del nord e del centro Europa dovrebbero accogliere più rifugiati, per aiutare Paesi del sud come Italia, Spagna e Malta.