La settimana di Ferragosto ha portato la pace nel Pd trapanese, dove a seguito di alcune riunioni e di molti chiarimenti, è stata siglata una tregua tra le diverse anime del partito, e ciò ha avuto come conseguenza la ricostituzione del gruppo consiliare in consiglio comunale. La tensione tra i democratici era salita dopo la presentazione della mozione di sfiducia al Sindaco Damiano e aveva toccato l'apice in occasione dell'elezione del nuovo collegio dei revisori dei conti del Comune di Trapani. Il partito infatti aveva dato un'indicazione: Andrea Fazio, ma Abbruscato non lo aveva votato. In realtà, pare che l'indicazione sul nome di Andrea Fazio non venisse dal partito ma solo dal consigliere Nino Grignano, che aveva dalla sua l'appoggio del consigliere Ninni Passalacqua. Ecco perchè Abbruscato non lo ha votato. "L’esigenza - dichiara il segretario comunale, Francesco Brillante - era quella di aprire un confronto idoneo a rilanciare l’azione politica di tutto il PD, ed in particolare di registrare i rapporti con il gruppo consiliare alla luce delle vicende che hanno caratterizzato l’ultimo trimestre".
Riconfermato alla guida del drappello dei consiglieri democratici (non molti in verità ,sono solo tre) Enzo Abbruscato, anche se è stata chiesta una rotazione dell'incarico, un po' come fanno i tanto vituperati grillini. "Iniziamo da subito a sviluppare proposte su cui incalzare il sindaco Damiano e fare emergere la pochezza di idee e di azione amministrativa" dichiara Abbruscato, che di suo ha già presentato un elenco al Sindaco Damiano dei siti culturali abbandonati di Trapani, dal Bastione dell'Impossibile in poi. Inoltre il Pd, forte anche del buon risultato ottenuto in città alle Europee, vuole continuare a cercare firme e sostegno per la mozione di sfiducia a Damiano, che al momento è arenata perchè manca il minimo sindacale per portarla avanti. Proprio sulla mozione di sfiducia, comunque, si era registrato l'inizio della crisi del Pd, perchè il consigliere Passalacqua ha fatto più volte sapere che di quella mozione non ne vuole sapere nulla.
La tenuta del Pd si vedrà comunque alla prima seduta del consiglio comunale di Trapani dopo la pausa estiva, a Settembre. In quell'occasione, tra l'altro, per i consiglieri c'è da trattare la dolorosa - per le loro tasche - vicenda del taglio di indennità e gettoni di presenza. Il Sindaco Vito Damiano, infatti, si è ridotta la sua indennità del 30%, comportando, di conseguenza, la riduzione di quelle di vicesindaco, assessori e presidente del consiglio comunale. Adesso i consiglieri sono chiamati a fare la loro parte. Ma in molti contavano invece proprio adesso di prendere una boccata d'ossigeno, perchè per ben due anni i consiglieri hanno avuto decurtata la loro indennità o il loro gettone per le violazioni del patto di stabilità. Adesso la "pena" è sospesa. E proprio ora che potevano avere il 30% in più, il Sindaco chiede loro di riunciare. Attualmente i consiglieri comunali prendono 66,48 euro per seduta di consiglio o commissione. Dovrebbero andare sui 100 euro, ma Damiano ha chiesto loro di tagliarsi il gettone, per consentire all'ente di risparmiare qualcosa come 352.000 euro l'anno. L'indennità del primo cittadino è di 4.151,23 euro. Quella degli assessori è di 2.698,30 euro, la stessa del presidente del consiglio.
Sulla vicenda delle indennità interviene l'associazione Trapani Cambia:
Il consiglio comunale di Trapani sarà chiamato ad approvare la delibera di rideterminazione dei proprio gettoni di presenza e potrà decidere di mantenerli a 66 euro, come adesso, oppure altrettanto legittimamente di riportarli ai 99 euro ante sanzioni di sforamento.
Ora, posto che sarà legittima qualsiasi decisione, noi come Trapani Cambia valutiamo le opportunità in relazione alle necessità dei cittadini e del territorio.
Quindi, non solo diciamo che non devono aumentare a 99 euro ma addirittura che dovrebbero pensare a come ridurre ulteriormente. Le città hanno bisogno di gesti di civiltà, Trapani più delle altre.