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21/08/2014 06:10:00

Flop del "Piano Giovani" in Sicilia. Sempre più imbarazzo per Crocetta

 Doveva essere un piano da 75 milioni di euro, per dare lavoro a 20 mila giovani siciliani. Cominciando con i primi duemila da far concorrere con un click sul computer.  Ma invece del click day è stato il flop day di Ferragosto. Come adesso ironizza pure l’ex magistrato Antonio Ingroia, nei panni del commissario di una partecipata, la Sicilia E-Servizi, chiamata dal governatore Rosario Crocetta ad eseguire l’autopsia del fallimento.
Un crack rovesciatosi sulla giovane assessora Nelly Scilabra, a sua volta scagliata contro Anna Rosa Corsello, la dirigente della Formazione travolta dalle polemiche. Tutto da rifare. Una storia di cattiva burocrazia e di veleni incrociati che annulla un altro tassello della sbandierata «rivoluzione» di Crocetta. La bufera non s’arresta nemmeno davanti alla decisione di ricominciare da capo, come annunciato dalla stessa dirigente. Accorpando i 19 milioni del «piano giovani» e i 55 della cosiddetta «garanzia giovani» («Youth
Guarantee», si leggeva nel sito ormai oscurato).

Crocetta, dalla località in cui sta trascorrendo qualche giorno di vacanza, ha deciso di fare sentire la propria voce e richiamare tutti al senso di responsabilità: «Basta con le iniziative personali. Sono costretto a intervenire in modo duro rispetto alla questione del Piano giovani. Il fallimento del "click day" suggeriva a tutti di fare una seria riflessione ed, invece, ho dovuto assistere ad esternazioni e decisioni affrettate. Tutti hanno voluto dire la loro quando invece bisogna mettersi attorno a un tavolo e trovare le soluzioni migliori».
È evidente che il presidente della Regione non ha «gradito» il decisionismo della dirigente generale della Formazione professionale, Anna Rosa Corsello. «Non abbiamo bisogno di dirigenti che facciano i primi della classe - ha chiaramente detto Crocetta - abbiamo solo bisogno di discutere con serenità. Sono state dette una serie di idiozie come quella sulla piattaforma per la selezione: il problema non è la piattaforma ma il sistema applicativo e questo vale anche per Sicilia e-Servizi che non ha un software adeguato». Quindi, «basta con le dichiarazioni e i tentativi di risolvere i problemi a Ferragosto, se qualcuno ha bisogno di andare al mare ci vada e la finisca con esternazioni che creano solo confusione».
Il presidente della Regione ha annunciato che «la prossima settimana in conferenza di servizi discuteremo delle decisioni da adottare, tenendo conto che bisogna rifare la selezione fallita lo scorso 5 agosto». Sul nuovo bando pubblicato ieri a firma della dottoressa Corsello, Crocetta ha ammesso di averne discusso con la dirigente, ma andava approfondito: «Verificheremo il nuovo bando e se sarà valido lo terremo in piedi, altrimenti lo cambieremo. In ogni caso sarebbe stato opportuno che la Corsello si fosse accordata con gli assessori. Prima della pubblicazione gli assessori dovevano essere coinvolti».
Nelli Scilabra (Formazione professionale) e Giuseppe Bruno (Lavoro), dopo avere appreso del nuovo bando adottato dalla dirigente generale, senza essere consultati, a caldo, avevano dichiarato che ne parleranno con i nuovi dirigenti generali, lasciando intendere il siluramento di Corsello. Più cauto, invece, Crocetta che prima di prendere decisioni dettate dalla rabbia, intende salvare i finanziamenti, oltre 74 milioni di euro, destinati ai giovani. In ogni caso, l'autorità politica non ha il potere di cambiare un atto amministrativo. Il bando può cambiarlo la Corsello, che potrebbe anche rimanere al suo posto, oppure da chi eventualmente dovesse sostituirla. E questo è un potere del governo.