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04/09/2014 07:50:00

Sicilia, si continua a litigare sul flop del Piano Giovani, ma non si decide nulla

 Non si chiude in commissione Lavoro all’Ars la discussione sul flop day e il Piano giovani. Su richiesta della capogruppo del M5s, Valentina Zafarana, la commissione ha aggiornato i lavori al 12 settembre. I 5stelle si sono opposti al tentativo del presidente della commissione, Marcello Greco, di trovare un accordo unanime su una risoluzione.
“La risoluzione era una scatola vuota – dice Zafarana – Prima di votare qualsiasi atto è necessario che il governo chiarisca aspetti ancora insoluti: ritira o no il bando Corsello? Per la nuova selezione ci si affiderà nuovamente allo strumento del click day? Da dove prende le risorse? Risposte che il governo non è stato in grado di fornire nell’audizione di oggi”.
I 5stelle avevano chiesto il rinvio della seduta straordinaria dopo avere ascoltato la relazione dell’assessore alla Formazione Nelli Scilabra, ma il presidente Greco non aveva accolto la proposta. Il rinvio è stato deciso per la mancanza di accordo sulla risoluzione.
Dice Greco: “La risoluzione che ho presentato avrebbe impegnato il governo ad inserire nei centri per l’impiego gli ex sportellisti transitati al Ciapi di Priolo per garantirne la stabilizzazione, revocando qualsiasi affidamento esterno relativo alla gestione del Piano giovani, non solo del bando sui tirocini”. Anche Forza Italia e Lista Musumeci avevano presentato una propria risoluzione.

“Il ministero del Lavoro ci ha chiesto di revocare il bando su Piano e Garanzia giovani pubblicato il 18 agosto scorso dall’ex dirigente Corsello”, ha detto l’assessore Scilabra. “Non ho mai fatto pressioni su chicchessia, figuriamoci nei confronti di una dirigente come Anna Rosa Corsello con un pedigree burocratico importante. Non ho mai costretto l’ex dirigente a firmare atti, anche perché la gestione amministrativa era di sua competenza”, ha aggiunto l’assessore. “Ebbene sì, questa vicenda è un’indelebile pagina di raro squallore. Non mi ha scandalizzato il fatto che un portale informatico potesse riscontrare dei problemi, sarebbe bastato accertare la responsabilità e risolvere il problema come ho legittimamente chiesto per ripartire, invece si è preferito sollevare un gran polverone e orchestrare una battaglia tra burocrazia, parte di questo Parlamento e il governo”.
“Coloro che hanno sostenuto via via i diversi assessori alla formazione professionale che mi hanno proceduto – ha aggiunto – oggi chiedono la mia testa e minacciano una mozione di censura. Presentatela, depositatela e probabilmente avrete anche il sostegno di una parte del mio partito, quella che ha convocato organismi e vertici politici sul Click day e che non ha mai affrontato la questione morale e politica derivante dagli scandali della formazione professionale in Sicilia”.
“Penso a quelle siciliane e quei siciliani che hanno visto gettare al vento 5 miliardi di euro negli ultimi 10 anni per una formazione professionale che è servita in larga parte a finanziare campagne elettorali, viaggi, escort e altre irreprensibili e leggendarie scorribande da parte del gruppo dirigente siciliano”.

L’assessore Scilabra ha annunciato che il ministero del Lavoro ha chiesto “di revocare il bando su Piano e Garanzia giovani pubblicato il 18 agosto scorso dall’ex dirigente Corsello”, che la Regione ha escluso 200 giovani della selezione del 14 luglio (perchè senza i requisiti richiesti) e che sarà tutto da rifare anche per gli 800 candidati registrati al portale del Piano giovani il 5 agosto scorso.