Continua il dibattito politico sul rimpasto della giunta regionale. Raciti ha segnalato al vice segretario nazionale, Lorenzo Guerini, quattro nomi. Due sono già in carica: i renziani Giuseppe Bruno e Roberto Agnello, e due cuperliani: Angelo Villari, ex segretario provinciale della Cgil di Catania, e Cataldo Salerno, presidente dell'università la Kore di Enna. Per fare posto a loro, Scilabra dovrebbe dimettersi e Crocetta non ne vuole sapere. Raciti agisce sulla base documento approvato dalla direzione regionale dello scorso 8 luglio, presente Guerini, che ha dato «mandato al segretario regionale del partito di avviare un confronto negli organismi regionali nonché di avanzare al presidente della Regione la proposta del partito per rafforzare e rilanciare l'azione più complessiva del governo della Regione e la rappresentanza dello stesso Partito democratico».
Il fatto è però che su Roberto Agnello, come su Nelli Scilabra, pendono all'Ars due mozioni di censura da parte del centrodestra e del Movimento Cinque Stelle. Per Cascio (Ncd) "la fallimentare gestione del Click Day è lo specchio dell'approssimativa gestione del governo Crocetta, del crocettismo che ha messo in ginocchio la Sicilia". La mozione, con richiesta di dimissioni dell'assessore, è articolata per diverse ragioni, soprattutto "per il disfacimento nel mondo della Formazione. Il documento illustra in 19 punti la cattiva gestione del settore, il fallimento dell'avviso 20, del progetto Prometeo, il rischio di collasso per 8.000 famiglie che non ricevono lo stipendio".
RIFARE IL MEGAFONO. C'era anche il deputato regionale trapanese Nino Oddo alla riunione (quasi) segreta di Rosario Crocetta con i suoi più fedeli seguaci per fare il punto sullo scontro con il Pd. All'ordine del giorno l'idea di rifare il movimento Il Megafono, quello che Crocetta ha creato prima della sua elezione a governatore, e che non si è mai capito se è un'associazione, un movimento, una corrente del Pd o altro. Messo alle strette dall’area cuperliana siciliana con in testa il segretario del Pd Raciti che gli rinfaccia un vistoso deficit di risultati ed alcuni flop clamorosi come quello del click day, l'idea di Crocetta è questa: rimettere in campo il Megafono, staccarsi dal Pd, andare allo scontro. Ma ormai l’ex sindaco di gela è in caduta libera nei sondaggi, sempre più indifeso all’interno del partito, e il flop elettorale della sua pupilla, ora assessore al Turismo, Michela Stancheris alle europee non ha certo rafforzato la sua posizione.