Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
09/10/2014 06:55:00

Marsala 2015, verso un patto Adamo - Sturiano per impedire la vittoria a Di Girolamo

 Ed eccoli, dunque, gli amici (o come direbbe lei, gli “amisci”) di Giulia Adamo. Come anticipato da www.tp24.it dopo un comprensibile, iniziale, periodo di abbattimento, l’ex Sindaco di Marsala ha deciso di non mollare. Questa estate sono state numerose le riunioni a casa sua. Prima con il suo “cerchio magico”, poi via via con altri conoscenti e consiglieri, infine una riunione finale, dove si è stabilito di scendere in campo con un movimento dal nome “Per Marsala, per continuare l’esperienza politica della sindacatura, prematuramente interrotta dopo la condanna per concussione inflitta dalla Corte d’Appello di Palermo. Da notare che il comunicato stampa diramato per dare il lieto annuncio del nuovo movimento non è firmato, il che la dice lunga sulla voglia degli “amici” di Giulia Adamo di esporsi e mettere il petto in fuori rispetto alla causa dell’ex Sindaco. A parte l’ex assessore Benny Musillami, poi, nessuno tra ex assessori e politici del giro di Adamo ha fatto dichiarazioni di sorta dopo la pubblicazione del comunicato. Quindi, se l’effetto era quello di chiamare l’esercito, l’operazione è stata un buco nell’acqua. Ma il motivo c’è: Giulia Adamo è come Silvio Berlusconi, non può candidarsi perchè la legge non glielo consente, e senza esporsi in primo piano è difficile avere un seguito. Chi sarà il candidato Sindaco del gruppo che fu di Giulia Adamo? L’unico nome che si fa è Benny Musillami. Ma sarebbe un nome da proporre alla città con l’appoggio di una, forse due stiracchiate liste civiche, senza il Pd (ormai i rapporti sono inesistenti e di allearsi non se ne parla) , senza l’Udc tornata nelle mani di Mimmo Turano. Messa così è una sfida persa in partenza e dalle parti di Adamo tutti lo sanno.

Anche perchè in realtà l’operazione di Giulia Adamo - chissà se detta o no in riunione ai suoi amici - è un’altra. L’ex Sindaco sa che con una o due liste civiche non ha dove andare. E allora, pur di non fare vincere il Pd, è disposta ad appoggiare la candidatura a Sindaco del presidente del consiglio comunale Enzo Sturiano, appoggiato dal movimento Articolo 4 di Paolo Ruggirello. I rapporti tra Adamo ed Enzo Sturiano non sono stati mai molto buoni - nessuno si è mai fidato dell’altro e viceversa - ma con Ruggirello sono ottimi, tanto che, poco prima del terremoto giudiziario, Adamo stava per entrare nel movimento di Ruggirello e alle elezioni europee si è schierata per la candidata del gruppo nella lista del Pd, Michela Giuffrida. Quindi l’accordo sarebbe per Enzo Sturiano Sindaco, ma con una continuità esplicita con l’amministrazione Adamo. Articolo 4 a livello regionale è alleato con il Pd, ma alle elezioni marsalesi potrebbe sostenere di non essere stato voluto dal Pd (vero: il segretario dei democratici, Alberto Di Girolamo, sta mettendo dei paletti molto rigidi per le eventuali allenze), e comunque il cartello Adamo - Sturiano avrebbe un’impostazione “civica”. Il problema è capire se l’uno si fida dell’altro, in questo duo. Al momento la fiducia è bassina, però c'è tempo per lavorare.
Dal canto suo,il segretario del Pd Alberto Di Girolamo è più che mai calato nelle vesti del candidato. Al di là di alleanze e strategie politiche, sta concentrando la sua attenzione sul programma e sul territorio. E’ per questo che ha cominciato un tour nelle borgate marsalesi, e sta mettendo ai ranghi i suoi in vista dell’approvazione del bilancio. Anche per Di Girolamo, comunque, si prospettano tempi difficili. Il rinvio delle elezioni a Maggio ha solo sedato le correnti interne al Pd che non lo vogliono candidato, e presto si alzeranno da più parti le voci per chiedere magari le elezioni primarie tra Gennaio e Marzo, con regole, però tutte da definire.