Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
23/10/2014 00:40:00

Favignana, la Giunta approva una delibera per dire no alle trivelle

 La Giunta Municipale di Favignana nella giornata di ieri ha approvato la delibera predisposta dall'Anci contro le trivellazioni nel Canale di Sicilia. Il provvedimento fa parte delle iniziative volte a contrastare l'attuazione del decreto legge n. 133/2014, cosiddetto "Sblocca Italia". E' intendimento dell'Amministrazione Comunale chiedere al Presidente del Consiglio dei Ministri, Matteo Renzi, di rivedere le norme del Decreto e in particolare l'articolo 38, che hanno un impatto diretto sui territori e sul mare della nostra Regione, alla Deputazione nazionale eletta in Sicilia un intervento per modificare, in sede di conversione in legge, le norme in questione, e al Governatore della Sicilia, Rosario Crocetta, di intercedere presso il Governo e il Relatore del decreto legge "Sblocca Italia" affinché abroghino l'articolo 38; in caso di sua conversione in legge, la richiesta è che proceda all'impugnazione di fronte alla Corte Costituzionale.
La Giunta egadina evidenzia che ad oggi solo nel mare di Sicilia risultano in avanzata fase autorizzativa ben 15 nuovi pozzi, 5 permessi di ricerca sono in vigore, 10 sono le richieste di permesso per altri 4 mila kmq, e due le richieste di prospezione petrolifera per più di 6000 Kmq: attività che potrebbero mettere seriamente a rischio il mare e la costa siciliana.
L'Amministrazione Comunale di Favignana aderisce, così, pienamente alle disposizioni dell'AnciSicilia e resta in prima linea contro il pericolo trivellazioni anche a difesa dell'Area marina protetta "Isole Egadi", la più estesa d'Europa e già classificata Sito di Importanza Comunitaria e Zona di Protezione Speciale: un sistema ecologico complesso, di straordinario valore ambientale e naturalistico, che il provvedimento fortemente contrastato comprometterebbe, danneggiando anche le politiche di sviluppo sostenibile che con grande fatica e impegno il Comune sta portando avanti.