Show di Beppe Grillo ieri in Piazza Parlamento a Parlamento. Il suo comizio era l'evento clou dello #SfiduciaDay organizzato dal Movimento Cinque Stelle per chiedere le dimissioni del governatore Rosario Crocetta, da Grillo chiamato sempre "Questo qui".
«Firmate nei banchetti - ha esortato - per la sfiducia a questo qui e lo mandiamo via. Questo qui che non si capisce cosa sia, sotto ogni punto di vista». Uno scivolone. Né ha risparmiato il solito attacco al presidente della Repubblica: «Hanno impedito a Riina e Bagarella di andare da Napolitano, ma per proteggerli». E qui poi lo scivolone sulla mafia, con considerazioni un po' ignoranti: «La mafia è stata corrotta dalla finanza, prima aveva una sua condotta morale e non scioglieva i bambini nell'acido. Non c'è differenza tra un uomo d'affari e un mafioso, fanno entrambi affari: ma il mafioso si condanna, l'uomo d'affari no. Nella associazioni a delinquere non ci sono ormai più delinquenti, ma impreditori, affaristi e magistrati». Ed ancora: «La mafia è emigrata dalla Sicilia, è rimasta qualche sparatoria, qualche pizzo e qualche picciotto. Bisognerebbe quotare in borsa la mafia e se si investisse, si guadagnerebbe. Non dovrei dire queste cose, domani i giornali titoleranno che Grillo inneggia alla mafia».