13,00 - "Il fatto non sussiste". Il giudice Antonio Cavasino ha assolto con il rito abbreviato il Sindaco di Trapani, Vito Damiano, che era accusato di peculato per l'utilizzo dell'auto del Comune per essere andato allo stadio e al Palasport. Il Pubblico Ministero per il primo cittadino trapanese aveva chiesto la condanna ad un anno e mezzo, ritenendo che ci fossero gli estremi per il reato di peculato. Non erano dello stesso avviso i due difensori del sindaco Damiano (Massimo Pellicciotta e Gino Bosco) i quali ne avevano chiesto l'assoluzione perchè - e la tesi è stata accolta dal giudice - Damiano si recava a seguire le due squadre della città in veste istituzionale, dato che il Comune dà anche importanti contributi ai due sodalizi, e dal barbiere e dal meccanico - altri casi contestati - c'era andato di passaggio, non facendo fare alcuna deviazione all'auto blu del Comune.
07,00 - Finalmente, dopo mille polemiche, è stato inaugurato il Villaggio Fantastico di Natale organizzato dall'Ente Luglio e dal Comune di Trapani. Il Sindaco di Trapani, Vito Damiano difende la sua iniziativa, anche se ammette: "C'è stato un errore di comunicazione, forse avremmo dovuto spiegare meglio ai cittadini quello che stavamo facendo". Infatti, uno dei motivi di maggiore polemica è stato il fatto che un'area centrale di Trapani, nella zona di Piazza Vittorio, è chiusa al traffico, creando non pochi disagi ai cittadini. Inoltre, per giorni, sui lavori in corso si sono fatte le più diverse illazioni: "Molti dicono che le giostre non c'entrano nulla con il Natale, ma doveva essere solo una parte del Villaggio, e lo sono, purtroppo però, siccome le abbiamo montate all'inizio, qualcuno ha pensato ad una specie di fiera". L'ideatore di tutto, Giovanni De Santis chiarisce un altro aspetto, quello dei vari pezzi scenografici, tra cui le sfingi recuperate dal magazzino dell'Ente Luglio, messi in giro per la città: "Era pezzi di scenografia chiusi da anni, abbandonati, li abbiamo ristrutturati, restaurati, rielaborati e rimessi, perchè l'arte è provocazione". "L'indignazione è un elemento fondamentale, attiene alla civiltà di una comunità" commenta De Santis a proposito delle polemiche. "Anche se - aggiunge - non capisco dove erano tutti questi indignati quando venivano fatti in tempi vicini e lontani scempi urbanistici materiali in città, magari costati milioni di euro. Ricordo che a Trapani, tanto per dire, per costruire l'orrendo palazzo della Questura è stato abbattutto un castello, e non mi ricordo, invece, di indignazioni quando venivano spesi un sacco di soldi per le luminarie che il Comune di Trapani invece aveva già in magazzino". Certo, però, quella Sfinge davanti Palazzo Cavarretta un po' stonava (la foto a corredo di questo articolo l'ha scattata Oriana D'Atri, che ringraziamo). Ma, per si e per no, è stata vandalizzata: "Mi indigno per questo - ha detto De Santis - è un'operazione mafiosa di mortificazione del pensiero. Mi fa profondamente schifo. Il teatro accetta la critica, ma se c'è analisi, non se c'è violenza. E' un'operazione mafiosa, di mortificazione". Alla fine, comunque, le sfingi sono state levate, anche a seguito di quanto accaduto ieri, con il Sindaco Damiano che ha trovato la propria auto con tutte e quattro le ruote tagliate. De Santis, con un comunicato, fa sapere di aver spostato le sfingi all'interno della Villa Margherita, dove sono anche meglio custodite:
A fronte di un grave atto intimidatorio contro il Sindaco Damiano, sfingi e statua dei faraoni, elementi scenografici dell'Aida collocati in corso Vittorio Emanuele, verranno spostati all'interno della Villa Margherita. Ciò esclusivamente per rispetto verso il Sindaco, non certo per quei trapanesi che con livore a tratti feroce hanno criticato la nostra scelta di creare un clima di festa anche recuperando e rivisitando in chiave ironica elementi scenografici abbandonati nei magazzini, gli stessi che, solertemente e soltanto qualche mese fa, furono alla ribalta grazie ad una trasmissione nazionale. Da due giorni una rabbia ingiustificata - che nulla ha a che vedere con la critica democraticamente accettabile - ha diffuso in città un clima fertile per episodi di tale gravità che non esitiamo a definire mafiosi e che non sono certo frutto di valutazioni estetico-culturali, su cui si potrebbe ampiamente discutere, bensì di precisa volontà intimidatoria. A meno che non si voglia sostenere che chi ha tagliato le ruote dell'automobile del Sindaco Damiano sia estremo "portavoce" di un semplice malcontento e non il braccio di menti che sull'intimidazione e sul ricatto hanno da sempre fondato quella che sostengono essere azione politica. Noi, nonostante tutto, continuiamo ostinatamente a confidare in quanti, pur non condividendo le scelte operate dall'attuale gestione del l'Ente Luglio Musicale, sono estranei a tali meccanismi deviati e a chiedere loro di fare sentire la propria voce davanti ad azioni indegne di una città che molti sostengono di amare ma che, invece, vogliono solo tenere strettamente legata ad inquietanti logiche del passato.
Moltissimi gli attestati di solidarietà giunti al sindaco Damiano per l'intimidazione subita. L'Anci con Leoluca Orlando e Mario Emanuele Alvano, presidente e segretario hascritto: "Sono inaccettabili episodi come questo che mirano a condizionare l'operato dei pubblici amministratori che operano in una terra difficile come la nostra". Solidarietà è arrivata dal presidente del Consiglio comunale Peppe Bianco e dal segretario del Pd Francesco Brillante che ha sottolineato: «Vige un diffuso senso di indolenza nei confronti di tutto ciò che promana da questa amministrazione. Il giudizio negativo, la mai raggiunta adeguata comunicazione tra sindaco e collettività, porta sempre più ad un disamoramento di ogni cosa riconducibile all'amministrazione».
Interventi di solidarietà anche dalla Cgil: "Questi vili atti intimidatori - ha detto il segretario Filippo Cutrona - ci lasciano profondamente indignati". La Cisl: "Saremo sempre a fianco di tutti i rappresentanti delle amministrazioni locai, della giustizia, del volontariato, vittime di questi gesti di inciviltà", ha scritto Daniela De Luca segretario Cisl Palermo Trapani. La Uil con il segretario Eugenio Tumbarello: "Mi auguro che le forze dell'ordine possano, al più presto, fare luce sull'accaduto".
"Un gesto esecrabile, criminale e da condannare - afferma Mimmo Fazio-. Nessuna ragione può giustificare una azione di questo genere che oltre ad amareggiare chi l'ha ricevuto avvelena la democrazia rischia di far passare in secondo piano il legittimo dissenso e l'opposizione nei confronti di questa amministrazione". Il consigliere Francesco Salone, oltre a solidarizzare e, "non entrando in merito alle soluzione estetiche scelte», ha denunciato la mancanza dei pareri della Soprintendenza ai Beni culturali oltre alle autorizzazioni relative all'occupazione di suolo pubblico. Le installazioni sono state collocate in spregio delle normative» e ne ha chiesto la rimozione. Solidarietà anche dalla Fiab, e dalla sezione di Italia Nostra che ha ritenuto gli interventi natalizi «fuori scala e non consoni al decoro urbano ed all'occasione".
Il programma natalizio prevede molte iniziative per i bambini dentro la Villa Margherita e una ventina di concerti organizzati con il Conservatorio e gli Amici della Musica. Al Comune, comunque, il programma non è costato nulla, al Luglio solo 10.000 euro. E siccome si era diffusa in città la notizia di spese faraoniche (in tema di Sfingi....) il Comune ha diramato anche una nota:
A totale smentita di quanto pubblicato da alcuni organi di Stampa, spiace prendere atto che in questa occasione si sia dato spazio ad una notizia che potrebbe creare allarme sociale distorcendo la realtà dei fatti, descritti dettagliatamente nella dichiarazione del Sindaco del Capoluogo, Vito Damiano: “Ma come si può affermare e dare spazio sulla Stampa ad una falsità simile, quando, è arcinoto che sin dal 2012 questa Amministrazione ha posto il suo diniego a realizzare le famigerate luminarie per risparmiare decine di migliaia di euro. Lo abbiamo detto più volte, e più volte è stato ribadito, che il Comune avrebbe realizzato con la collaborazione dell’Ente Luglio Musicale, iniziative per il Natale a costo zero per la collettività ed, eventualmente, si sarebbe richiesta una contribuzione assolutamente volontaria agli operatori commerciali”.
PECULATO. Dopo due rinvii consecutivi, dovrebbe essere emessa oggi la sentenza del processo per peculato che vede imputato il Sindaco Damiano. Damiano è accusato di peculato per uso improprio della macchina del Comune. Nell'ultima udienza ha concluso la sua arringa l’avvocato Gino Bosco che, assieme all’avvocato Massimo Pellicciotta, del foro di Milano, difende il sindaco. Il sostituto procuratore Franco Belvisi ha invece chiesto nella sua requisitoria la condanna del sindaco ad un anno e mezzo. Sono ben 14 gli episodi riscontrati, dal 2 settembre 2012 al 5 ottobre 2013. "Damiano - ha spiegato l’avvocato Massimo Pellicciotta - si recò dal suo barbiere mentre era di ritorno da un impegno istituzionale a Palermo. Non effettuò alcuna deviazione del percorso e, quindi, non ha provocato alcun danno alle casse del Comune".