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07/01/2015 18:59:00

L'entusiasmo dello Sport Club Marsala 1912 e le ambizioni di Vinci

Da oggi inizia la sua collaborazione con TP24.IT Salvatore Lo Presti. Nato a Marsala nel 1940,è l’unico giornalista ad aver lavorato per tutti e quattro i quotidiani sportivi italiani. Conseguita la maturità classica, ha iniziato al Corriere dello Sport sotto la direzione di Antonio Ghirelli (dal 1961 al 1968 a Roma, dal 1968 al 1972 a Bari, dal 1972 al 1981 a Torino), a Tuttosport (nel 1981-1982 a Torino), ancora al Corriere dello Sport/Stadio (1982/1985 a Bologna), infine alla Gazzetta dello Sport (dal 1986 al 2002, quando è andato in pensione, a Torino, da responsabile della Redazione della rosea). Ha seguito da inviato tre mondiali di calcio (1978, 1990 e 1998), due europei e numerosi gran premi di Formula Uno. E’ stato a lungo anche collaboratore del Corriere della Sera e del Giornale Nuovo.
Ha scritto diversi libri: Profondo Granata (1976), Azzurro come Marsala (1982), Euro-Juve, 30 anni di Coppa dei Campioni (1985), Lo Stadio Racconta (1990, con Marco Ansaldo), Tutti i record del calcio (2006), La Juve è tutta un quiz (2013). Ha collaborato per il calcio internazionale alla Enciclopedia dello Sport Treccani.
Ha fondato nel 1988 ed ha diretto per 19 anni l’apprezzato Annuario del Calcio Mondiale. Unico giornalista italiano ad avere scritto sul libro realizzato dall’UEFA per i suoi 50 anni.

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 Erano anni ormai che intorno allo Sport Club Marsala 1912, il massimo sodalizio calcistico della nostra Città, non si convogliava tanto entusiasmo. Perché erano anni ormai che la squadra non si portava con tanta autorevolezza in testa alla classifica del campionato di appartenenza. Siamo ancora in Eccellenza, è vero, il campionato dilettantistico di più alto livello, ma è pur sempre qualcosa. Questo entusiasmo non nasce tuttavia solo dal primo posto in graduatoria, un primato che lascia intravvedere, all’uscita dal tunnel, il sospirato ritorno in Serie D. Nasce invece soprattutto dalla constatazione che finalmente è approdato alla presidenza un imprenditore entusiasta ed in grado di sostenere, grazie ad un’azienda consolidata non solo sul territorio ma anche nell’intera regione e in tutta Italia, l’onere economico della conduzione di un club glorioso come lo Sport Club Marsala, Luigi Vinci.
Il titolare della <Sicilian Food>, che produce e commercializza gelati, è riuscito a scaldare, anziché gelare, come potrebbero far pensare i suoi prodotti, i cuori dei tifosi ed a riportare la gente in quello stadio che ha contribuito a far riaprire in toto, strappandolo con un colpo di teatro – le clamorose dimissioni poi prevedibilmente rientrate – alle pastoie di una burocrazia pre-gattopardiana. E questo è già un titolo di merito.
Inoltre, Luigi Vinci ha mostrato di essere un decisionista, cosa importantissima quando si è al vertice di un’azienda come di un club sportivo. Ha ottenuto in perfetta armonia, e gratis, dal gruppo Gerardi (che lo aveva chiamato nella società prima come sponsor e poi come dirigente) il cinquanta per cento del pacchetto azionario. E subito dopo ha dato la sua impronta alla stagione esonerando Angelo Sandri (che pure, pur con qualche sussulto, aveva guidato la squadra fino al secondo posto) ed affidando la responsabilità della conduzione della squadra azzurra ad un allenatore noto come Rosario Pergolizzi, con uno scudetto Primavera – vinto con la formazione giovanile del Palermo nel 2009 – ed un paio di esperienze in Serie B con l’Ascoli fra il 2013 ed il 1014. Palmarés a parte, Pergolizzi ha una buona fama di tecnico preparato, moderno, ambizioso. E ha subito messo mano sull’assetto della formazione azzurra – nel frattempo ampiamente ritoccata, speriamo in meglio, nell’organico – tralasciando i fronzoli dell’attacco a tutti i costi ma cercando di darle innanzitutto un’organizzazione di gioco e soprattutto un equilibrio, caratteristiche fondamentali nel calcio per ottenere dei risultati.
Pergolizzi è partito col piede giusto, abbracciando con entusiasmo un progetto ambizioso come quello di Luigi Vinci (<Promozione subito, la Serie B in cinque anni>). Ha puntato le fiches della propria carriera sul numero del giovane imprenditore marsalese. Ora tocca a lui far sì che anche la pallina si fermi sulla casella giusta. I tifosi marsalesi non sperano altro.


Salvatore Lo Presti

P.S.: Le nuove dimissioni di Luigi Vinci hanno sorpreso e preso d’anticipo tutti, me compreso. Le motivazioni addotte appaiono serie e vanno rispettate. Stavolta peraltro non si vede la necessità di un colpo di teatro. Auguriamo dunque a Luigi Vinci di superare al più presto e nel migliore dei modi i problemi che lo hanno costretto a passare la mano ed interpretiamo come la migliore delle garanzie il fatto che garantisca di farsi da parte solo temporaneamente e l’impegno a continuare garantire – anche dietro le quinte – il suo sostegno alla società.