E' la Sicilia la protagonista della 65esima edizione del Festival di Sanremo targata Carlo Conti, che si è appena conclusa. Dopo la vittoria nel girone Giovane del Festival di Giovanni Caccamo, 24 anni di Modica, con "Ritornerò da te", il pop lirico del trio il Volo conquista la cima più alta dell'olimpo della musica italiana, vincendo con la canzone "Grande amore"e, due terzi del trio vengono dall'Isola: Piero Barone, 21 anni di Naro, in provincia di Agrigento, e Ignazio Boschetto, nato a Bologna vent'anni fa e residente a Marsala.
"Sono contento che la Sicilia stia trionfando - dice Piero, in partenza per la Sicilia dall'aeroporto di Genova, insieme ai suoi genitori - la forza della Sicilia sono la bellezza, la cultura, ma spesso finisce per emergere solo la parte negativa di questa Terra. Noi, con la musica cerchiamo di far conoscere le cose belle. Purtroppo in Sicilia non ci sono molte opportunità, perché tutte le occasioni televisive e discografiche si trovano fuori dall'isola. Ma la Sicilia continua a sfornare tanti talenti."
Nel 2009 Barone partecipa al talent show di Rai1 "Ti lascio una canzone", condotto da Antonella Clerici. E, nel 2010 insieme a Ignazio Boschetto e Gianluca Ginoble, per la seconda edizione del talent, si esibiscono come trio. Un successo dopo l'altro che li porta a firmare un contratto con l'etichetta discografica, Geffen Records che gli spalanca le porte al successo. Barone era già salito sul palco dell'Ariston nel 2010, insieme agli altri due componenti del trio in qualità di ospiti alla 60esima edizione del Festival di Sanremo ma "ogni volta che salgo su quel palco è come se fosse la prima volta. Sanremo è il palco dell'Italia, perché è l'evento che tutti gli italiani aspettano."
Intanto a Naro, tutta la città aspetta il suo arrivo. "Adesso mi riposo un po', vado a festeggiare a casa con la mia famiglia e gli amici, tra grigliate di carne e pesce che prepara mio padre. E poi si riparte per il nuovo tour ad Abu Dhabi". "Eravamo dati per favoriti, ma fino alla fine non ci aspettavamo questo risultato" - dice Ignazio Boschetto - a Bologna ho vissuto l'infanzia e a 10 anni con la mia famiglia sono tornato giù. Sono legato naturalmente a Marsala, dove ho vissuto la mia adolescenza. Siamo onorati di essere siciliani e, speriamo di poter dare qualcosa di buono a questa terra".
"Ancora non ci credo - dice Caterina Licari, la mamma di Ignazio, che ha lasciato la gestione della pizzeria di Marsala per seguire i sogni del figlio in giro per il mondo - chi si poteva immaginare 6 anni fa che i nostri figli potessero vincere il Festival di Sanremo? E' stata un'emozione grandissima. Qui a Marsala da sabato notte si festeggia per le strade della città. Purtroppo con la pioggia non si è riusciti ad organizzare nulla ma a breve faremo una grande festa in piazza. La città di Marsala ama il Volo e ora finalmente tutta l'Italia". La prima cosa che ha detto a suo figlio dopo la vittoria? "L'ho abbracciato forte. Spesso un abbraccio e uno sguardo, contano più delle parole".
Giovanni Caccamo dedica il premio al padre scomparso tredici anni fa per un tumore, e per il momento rimanda i festeggiamenti a Modica: "Qui c'è un ritmo incalzante legato alla promozione dell'album e purtroppo non potrò tornare a casa per il momento. Adesso sono già in viaggio per Milano". Caccamo, che ha vinto anche il premio della critica e della sala stampa, è stato scoperto da un altro siciliano, Franco Battiato. "Ci siamo sentiti ed era molto contento - dice Caccamo - perché, dopo due anni di sacrifici insieme anche al mio produttore Caterina Caselli, siamo finalmente riusciti a raggiungere questo obbiettivo".
Sicilia protagonista a Sanremo, parlano i tre vincitori dell'Isola
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Per un siciliano è più difficile emergere nel campo artistico? "No. La Sicilia è una terra piena di tanti elementi positivi che vanno colti e sfruttati al meglio. Allontanandoti da questa terra, puoi capire meglio quanto in realtà siamo dipendenti da essa." E tra i siciliani del festival 2015, c'è ancora Lorenzo Fragola, 20 anni di Catania, che si è piazzato decimo con la canzone "Siamo uguali". Lui, pupillo di Fedez, ha vinto l'ottava edizione di Xfactor (Italia) aggiudicandosi un contratto con la Sony Music e, il suo singolo The Reason Why, si è piazzato primo nelle classifiche di vendita, conquistando subito il disco d'oro e in seguito il disco di platino.
Era il 1996 quando, la catanese Carmen Consoli, si presentò al grande pubblico dell'Ariston, con il brano "Amore di plastica" scritta a quattro mani con un altro artista etneo, Mario Venuti, che si piazzò all'ottavo posto e divenne subito una hit in tutte le radio. Nel 2004, alla 54esima edizione del Festival di Sanremo condotta da Simona Ventura, il pubblico italiano conosce il talento più precoce della storia del jazz, quello del vittoriese Francesco Cafiso che in veste di super ospite dà spettacolo con il suo sax. E' del 2007 la partecipazione, sempre come ospite al Festival di Sanremo, della voce più "soul" d'Italia, quella del cantanese Mario Biondi, che duetta con Amalia Grè nel brano "Amami per sempre". La Sicilia continua a confermarsi una fucina di talenti e incrementa la sua presenza nel panorama musicale rispetto al passato. Lo scorso maggio, la ragusana Deborah Iurato aveva conquistato il talent di Maria de Filippi "Amici" e, un mese dopo Suor Cristina Scuccia, di Comiso, la suora più famosa d'Italia, tra polemiche e acclamazione aveva vinto il talent show di Raidue The Voice.