Ci siamo, domani a Melbourne, dalle 6.00 (ora italiana), prenderà il via la stagione 2015 della Formula 1. Dopo l’attesa, il misterioso crash di Alonso, che ha scatenato le ipotesi più fantasiose, lo scontro a suon di carte bollate e giudici tra l’olandese Van der Garde e la Sauber, è arrivato il momento per i piloti di abbassare la visiera e di lasciare spazio allo sport in pista e poco alle chiacchiere. La prima qualifica dell’anno ci dice che la squadra da battere è la Mercedes, e i piloti da battere sono ancora loro: il campione del mondo in carica Lewis Hamilton e il suo rivale/compagno/amico Nico Rosberg. L’inglese, con il tempo di 1’26”327 ha conquistato la pole position con un vantaggio di ben 6 decimi davanti all’altra Mercedes. Terza posizione in griglia per Felipe Massa (Williams/Mercedes) che riesce per pochi millesimi a scavalcare Sebastian Vettel, al suo esordio in gara con la Ferrari. Le macchine di Maranello dimostrano, dopo le buone prove invernali, di aver ingranato un’altra marcia rispetto all’anno passato, anche se il gap dalle Frecce d’Argento è, almeno in qualifica, ancora abissale. E la dimostrazione di una ritrovata competitività per la Rossa arriva dalla quinta posizione di Kimi Raikkonen, staccato di un nulla dal quattro volte campione del mondo. Seguono, Bottas (Williams) in sesta posizione e l’idolo di casa Daniel Ricciardo con una Red Bull non proprio in perfetta forma, ma che riesce, comunque, a stare davanti alla rivelazione di giornata, lo spagnolo, figlio d'arte, Carlos Sainz con la Toro Rosso motorizzata Renault, e alle due Lotus, - quest’anno utilizzeranno la Power Unit Mercedes – che chiudono la top ten con Romain Grosjean (nono) e Pastor Maldonado (decimo). Undicesimo tempo per la Sauber a motore Ferrari del brasiliano Felipe Nasr e dodicesimo per l’altra Toro Rosso del debuttante e non ancora maggiorenne e altro figlio d'arte, Max Verstappen. In settima fila con il tredicesimo tempo, l’altra Red Bull del russo Kvyat e in quattordicesima posizione la Force India di Nico Hulkenberg. Ottava fila occupata dal messicano Sergio Perez (15°) con la seconda Force India e dalla Sauber dello svedese Ericsson (16°). A questo punto, vi chiederete se anche la Mclaren, oltre ad Alonso, non sia scesa in pista, visto che non figura fino all’ottava fila. No, la Mclaren Honda ha disputato regolarmente le qualifiche ma si trova in fondo al gruppo, con Jenson Button diciassettesimo e Magnussen ultimo, visto che le due Manor Marussia di Stevens e Mehri non scenderanno in pista in questo primo appuntamento. Un bel salto nel buio per il team di Woking che appena un anno fa in Australia finì sul podio con entrambi i piloti. Alonso su twitter fa sapere che si sta allenando per essere pronto per la Malesia, chissà che, vedendo le prestazioni della sua nuova vettura non gli passi la voglia… A fine qualifica hanno colpito le parole di Maurizio Arrivabene, team principal Ferrari, che non è affatto soddisfatto, anzi, si dice incazzato perché consapevole che la seconda fila poteva essere alla portata dei suoi piloti. Parole che fanno pensare ad un nuovo modo di fare e ragionare in seno al team, di non accontentarsi, e di guardare avanti agli obiettivi da raggiungere. Con il semaforo verde, all’alba australiana avremo il primo responso di questa nuova stagione. Si parte con le monoposto con un sound migliorato, un muso più tradizionale e accettabile dal punto di vista del design e, cosa che interessa di più, dopo la rivoluzione dello scorso anno con l’introduzione delle Power Unit Ibride, sono molto più veloci di almeno tre/quattro secondi. Tutte cose che fanno bene allo spettacolo in pista e necessarie per far riavvicinare gli appassionati alla F1.
Carlo Antonio Rallo