E' ancora polemica a Marsala su quello che sta succedendo in consiglio comunale, a proposito dell'insediamento delle commissioni. Ancora non si riesce a decidere sui presidenti. Nei giorni scorsi ci sono state sedute andate a vuoto.
La prima la raccontano, con una lunga cronologia, i consiglieri d'opposizione Eleonora Milazzo (Udc), Francesca Angileri (Futuro per Marsala), Ivan Gerardi (Sicilia democratica), Ignazio Chianetta (Gruppo Misto), Nicoletta Ferrantelli (Forza Marsala), Giusy Piccione (Gruppo Misto).
Ecco cosa accade all’insediamento della I e II Commissione Consiliare.
In riferimento alla I e II Commissione Consiliare, per come previsto dal I° Punto all’Ordine del giorno delle Convocazioni Prot. n. 60046 del 14.07.2015 e Prot. n. 60047 del 14.07.2015, nonchè dall’ art.13 co II del Regolamento sul funzionamento del Consiglio Comunale ai sensi del quale “La Commissione, nella sua prima adunanza, procede, nel proprio seno, alla elezione del Presidente e del Vice Presidente”, nelle odierne sedute nulla è accaduto di tutto ciò!
Ed infatti, il Consigliere Vinci (nella I^ Commissione) e Ferreri (nella II^ Commissione) hanno chiesto il rinvio dei lavori ad ore 24 delle Commissioni in quanto ancora non avevano prontezza del nominativo da fornire per l’elezione del Presidente.
In tutte e due le commissioni è presente quale componente il Consigliere Eleonora Milazzo, la quale interviene a nome dell’opposizione tutta.
Il Consigliere Eleonora Milazzo dichiara, a verbale, di non comprendere le ragioni per le quali debba procedersi al rinvio, dal momento che le condizioni per lavorare ci sono tutte, si è in presenza del numero legale e che così facendo si arreca un danno alla cittadinanza che noi rappresentiamo.
Alla luce di quanto supra, codesta Opposizione – prosegue il Consigliere Eleonora Milazzo – non comprende l’ottica della spending review per la quale sta agendo l’Amministrazione Di Girolamo ed in particolare i gruppi consiliari che lo sostengono, in quanto è evidente una crisi di carattere politico che attanaglia la maggioranza e che ha fatto diventare le presidenze di commissione una lotta di puro potere e occupazione.Per ultimo, ma non per importanza, oltre a non essere d’accordo sulla proposta del rinvio dei lavori, per la quale si chiede di metterla ai voti, sottolinea l’esponente dell’Udc che l’opposizione non scende a strumentalizzazioni e compromessi relativi all’eventuale rinuncia del gettone di presenza.
Si procede alla votazione sul rinvio dei lavori di commissione richiesto dal PD e, in entrambi i casi, la proposta viene bocciata, indi si prosegue con i lavori.
Di talchè, il Presidente in entrambi i casi richiede la sospensione dei lavori per 5 minuti, alla ripresa dei quali:
nella I^ Commissione la Maggioranza va via e cade il numero legale, quindi la seduta verrà rinviata;
- nella II^ Commissione il Consigliere Ferreri reitera la richiesta di rinvio della seduta alla quale risponde il Cons. Gerardi ribadendo che sulla richiesta c’è già stata una votazione e che è stata bocciata la richiesta di rinvio e chiede la verifica del numero legale. A questo punto, escono dall’aula alcuni consiglieri di maggioranza e cade il numero legale.
Sulla base delle suddette dichiarazioni, oltre al Consigliere Eleonora Milazzo, i Consiglieri Gerardi, Piccione, Ferrantelli, Angileri e Chianetta hanno voluto far emergere un comportamento increscioso, irrispettoso e irresponsabile da parte del gruppo consiliare del PD e di quella parte della maggioranza che gli presta il fianco e che ha avallato un atteggiamento dilatorio e lontano da quel senso di Perbenismo così tanto sbandierato in campagna elettorale.
Informiamo inoltre che le sedute convocate alle ore 09.30 e 11.00 sono terminate rispettivamente alle ore 11.45 e alle ore 13.20.
La città deve sapere - concludono gli esponenti dell’opposizione - che il Sindaco, oltre a non conferire le deleghe assessoriali, non ha il controllo della maggioranza consiliare ed ancor meno del Partito Democratico di cui è ancora segretario cittadino.
Anche il Movimento 5 Stelle, con il consigliere Aldo Rodriquez, è intervenuto parlando di "harakiri della maggioranza" raccontando il secondo giorno di lavori.
Quanto sta accadendo in questi giorni all’interno del Consiglio Comunale è semplicemente scandaloso. Per il secondo giorno consecutivo la maggioranza non è riuscita a trovare la quadratura sull’elezione dei presidenti della I e II commissione. Non mi sarei mai aspettato di assistere a comportamenti di irresponsabile harakiri da parte della neo eletta maggioranza. Una lotta fratricida che sta, alla fine, uccidendo soltanto la città di Marsala. Ripeto, il Consiglio Comunale è fermo, non può lavorare se non arrivano atti dalle commissioni ma la maggioranza è in una fase di stallo per la scelta dei vari presidenti e quindi l’avvio dei lavori. Una maggioranza disfattista, incurante delle necessità di questa città che dovrebbe tornare davanti ai propri elettori e spiegare per quale motivo non vogliono mettere in moto questa città! A questa inefficienza politica fa eco il sindaco e i suoi assessori designati. Questi ultimi, che hanno vissuto il primo mese di governo (e quindi il primo stipendio) come se fosse una colonia estiva, stanno dimostrando la loro totale inattitudine a ricoprire incarichi istituzionali. Alberto Di Girolamo è sotto scacco della sua stessa maggioranza e del presidente del Consiglio Enzo Sturiano per la scelta del sostituto di quest’ultimo e la distribuzione delle deleghe. E’ trascorso esattamente un mese dalla sua elezione e il sindaco non ha fornito alcuna linea politica sulla sua amministrazione e cosa intende fare nei primi cento giorni di governo. In effetti, ancora non si è capito cosa abbia fatto fino ad ora tranne chiedere tempo e risorse agli artisti e associazioni locali e inaugurare parcheggi già costruiti in precedenza! La notizia di oggi è l’autosospensione del presidente della regione Crocetta ma ci stiamo accorgendo che a Marsala la classe politica ed amministrativa si è già auto sospesa dal giorno dopo il ballottaggio. E’ ora di chiedere a questi signori di rispettare il loro patto con gli elettori e, consapevolmente, dare il via alle commissioni ed ai lavori del consiglio Comunale.