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23/09/2015 06:20:00

Picasso a Trapani costa al Comune 40.000 euro. A Milazzo, gratis

 Costa 40.000 euro la mostra con alcune opere di Picasso organizzata dal Comune di Trapani. La mostra è finanziata con i soldi dati dal governo alla Provincia per la chiusura dell'aeroporto di Trapani durante le operazioni militari in Libia.

La mostra, dal titolo "Pablo Picasso e le sue passioni" sarà inaugurata il 10 Ottobre al Museo Regionale Pepoli.  Attraverso una raccolta di disegni, ceramiche, serigrafie, fotografie, incisioni e ceramiche si ripercorreranno, tra le sale del “Pepoli”, i temi che hanno caratterizzato la produzione artistica del grande maestro spagnolo, dal teatro al circo, dalla tauromachia alle donne fino alla politica. La mostra, che sarà visitabile fino all'8 dicembre, è stata prodotta e organizzata da Comediarting in collaborazione con il Luglio Musicale Trapanese, con il patrocinio del Comune di Trapani, dell’assessorato regionale dei Beni Culturali, del museo “Pepoli” e curata da Dolores Duran Urcan, In esposizione ci sarà il “Pasto frugale”, la prima incisione all'acquaforte realizzata a Parigi nel 1904. Tra le opere in mostra la serie di 14 incisioni de “La Suite des Saltimbanques” sulla vita privata intrisa di malinconia e ironia di saltimbanchi e gitani, 33 incisioni de “Il Tricorno”, il balletto di De Falla commissionato da Sergej Diaghilev per cui Picasso curò la scenografia, e 2 olii “Tete de femme” e “Autoritratto 1967”, e ancora gouache e inchiostro di china. Si tratta di opere provenienti da collezioni private di tutto il mondo. In esposizione anche 25 ceramiche provenienti dal museo di ceramiche Mija Malaga. Si tratta di una collezione, tra vasi, piatti, brocche, mattonelle dipinte, composta da pezzi unici realizzati da Picasso tra il 1947 e la fine degli anni '60 a Vallauris, a sud della Francia. “Le opere – dice il direttore del Museo Luigi Biondo - saranno esposte insieme alle preziose collezioni custodite all'interno del Pepoli quindi sarà anche un'occasione per far conoscere il nostro Museo. Il biglietto sarà unico e, molto probabilmente, non subirà variazioni rispetto al costo normale che è di sei euro”. “Con questa mostra – dice il sindaco Vito Damiano – ci proponiamo anche di restituire il museo alla città e puntare sulla cultura che in periodi di crisi è il miglior investimento che si possa fare”. Il percorso sarà arricchito da Picasso in the cube (politic passion), un'istallazione multimediale interattiva che racconta il rapporto dell'artista con la politica e i riflessi che questa ebbe sulla sua arte. “Sarà una mostra integrata – dice l'assessore alla cultura del comune di Trapani Caterina Bulgarella – in cui le opere del Museo e quelle di Picasso dialogheranno tra di loro per due mesi. Inoltre, sono previste anche delle attività collaterali come i laboratori didattici per i bambini delle scuole elementari e medie di Trapani, Palermo e Agrigento”. Tra gli eventi in programma anche un'esibizione di flamenco, concerti a cura del conservatorio “Antonio Scontrino” e una notte bianca che terrà aperto il museo fino alle due del mattino. 

La mostra è stata venduta dalla società che organizza l'esposizione, Comediarting, di Francesca Silvestri, per 40.000 euro più il 30% dell'incasso (via Ente Luglio Musicale) fino a raggiungere 60.000 euro, secondo le previsioni. Ma altrove, come Milazzo, è stata ceduta gratuitamente. Lo scrive Natale Salvo nel suo blog:

A Milazzo, l’Amministrazione abbia sottoscritto, per la mostra, un protocollo d’intesa che, scrive il sindaco Carmelo Pino nella Delibera di giunta n. 40 del 17 aprile 2015 «non comporta alcun impegno finanziario per l’Ente». Il Comune, anzi, ci guadagna ed ottiene un ristorno di 75 centesimi per ogni biglietto da 8 euro venduto dalla società “Comediarting” per la visita della mostra di Palazzo D’Amico.

Nell'autocertificazione presentata per ottenere il contributo per la mostrra, Silvestri dichiara al Comune di Trapani: «L’importo indicato è congruo ai prezzi di mercato e che il progetto non è stato presentato ad altri Enti con importi inferiori». A questo link potete leggere la delibera del Comune di Trapani.