Doveva essere tutto risolto sul fronte scuolabus e servizi scolastici a Marsala. Ma è sempre polemica contro l’amministrazione comunale guidata da Alberto Di Girolamo. Perchè i lavoratori della vecchia cooperativa che gestiva il trasporto degli alunni sono scesi sul piede di guerra per esser rimasti fuori dai giochi e da giorni protestano ad oltranza davanti il Comune e hanno presentato anche un esposto alla Procura.
A guidarli c’è il Sinalp, il sindacato di Ingazio Parrinello che ha presentato un esposto alla Procura contro l’amministrazione. Parte tutto dalla gara per il servizio che si è tenuta a settembre. Ad aggiudicarsi l'appalto è stata la Fsm Global Servixe Mobiliy. Per il sindacato non avrebbe rispettato un punto della sua candidatura, quello sull'assunzione prioritaria dei lavoratori storici “nella misura in cui - si legge nel bando - avrà la necessità e nell’esercizio della propria autonomia organizzativa, il personale già utilizzato per l’espletamento del servizio scuolabus in favore dell’Istituzione dai precedenti appaltatori e ad applicare a favore dei dipendenti o dei soci lavoratori, in caso di società cooperativa, condizioni normative e trattamenti retributivi prevvidenziali ed assicurativi non inferiori a quelli previsti dal Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro di riferimento”.
Ma c’è un’altra questione, che solleva Parrinello. “Ogni anno con qualsiasi giunta che c’è si danno meno servizi ai cittadini. Una volta c’erano 28 linee di scuolabus a Marsala, poi si è passati a un bando per 20 linee. Adesso il Comune ha deciso di passare a 10 linee. Non è serio che un servizio di questo genere parta col piede sbagliato”.
Parrinello parla di “guerra tra poveri” e di leggi nazionali che non sarebbero state applicate. “La giunta e il sindaco hanno preso un abbaglio, lo hanno consigliato male. Hanno lasciato fuori quelli che erano primi nella graduatoria di anzianità senza dare nessuna spiegazione”.
Ma come si è passati da 20 linee inserite nel bando a 10?
“Bisogna chiederlo al sindaco, visto che è incapace di amministrare questa città se ne può andare anche a casa. Quando non dà risposte io sono pronto a fare un confronto con la giunta. E spero che il consiglio comunale faccia la sua parte. Questa è una città di muti. Nessuno parla. Un servizi di questo genere significa che il sindaco non ha centrato l’obbiettivo”.
Per il sindacalista la questione è delicata con il taglio delle corse. “Ci sono bambini che rimangono a casa. E i lavoratori che hanno un contratto di appena 400 euro. E’ una guerra tra poveri. Ho presentato esposto per dire che non è come dicono loro”.
Ora gli autisti di scuolabus e gli assistenti, in totale sono 26 a restare fuori, dicono che saranno ogni giorno al Comune. “Ma parliamo con un sindaco e una giunta sorda - conclude Parrinello. Il sindaco non ha spiegato perchè si è passati a 10 linee e quale criterio è stato adottato”.