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17/11/2015 17:35:00

La futura gamma motori dell'Alfa Romeo Giulia

L’Alfa Romeo Giulia è l’auto più attesa del momento. In pole position gli affezionati del marchio, poi gli azionisti e i vertici di FCA che su questo brand stanno scommettendo tantissime risorse e, com'è normale in questi casi, anche la concorrenza e perfino i detrattori che sono curiosi di osservarne design, qualità e prestazioni in genere. A cinque mesi dalla presentazione ufficiale conosciamo però soltanto la supersportiva Quadrifoglio, con 510 CV e destinata ad affrontare la concorrenza di BMW M3 e Mercedes-AMG C63. Il grosso delle vendite sarà affidato alle varianti “normali”, destinate alle famiglie. La presentazione delle altre versioni prevista al prossimo Salone di Ginevra (marzo 2016) è scivolata ancora di qualche mese ma grazie alle indiscrezioni lanciate dal profilo Facebook Alfa Romeo Project 952 è stata svelata quella che sembra essere la gamma motori.

La Giulia, che dovrebbe arrivare sulle strade italiane verso la fine del 2016 avrà tre nuovi motori: il 2.9 V6 turbo della Quadrifoglio, il 2.0 GME a benzina e il 2.2 JTDM diesel. Il primo ha architettura quattro cilindri, è sovralimentato (turbo) ed appartiene alla famiglia Global Medium Engine, unità prodotte a Termoli ma destinate anche a vetture dei marchi Dodge e Chrysler. Il due litri sarà disponibile nelle varianti da 203, 254 e 284 CV. Si potrà abbinare alla trazione integrale (di serie è posteriore), mentre il cambio è per tutte automatico. Il documento non rivela di quale trasmissione si tratti, ma è possibile immaginare che sia lo ZF ad otto marce, ormai diventato una sorta di standard per la categoria delle berline “premium”.


Il motore diesel ha cilindrata di 2.2 litri e potrà essere ordinata nelle varianti da 152, 182 e 213 CV. Il JTDm ha una cubatura leggermente superiore rispetto alla maggior parte delle concorrenti, che si ferma a 2.0, ma prevede un’opzione di sicuro gradita al mondo delle flotte: a quanto pare l’unità da 182 CV potrà essere ordinata in versione ECO, studiata per avere consumi ed emissioni inferiori rispetto a quella standard. La variante 150HP sarà l’unica ad offrire l’abbinamento con il cambio manuale, mentre solo quella 210HP prevede l’opzione delle quattro ruote motrici.

Il vertice dell’offerta sarà occupato dalla versione Quadrifoglio, proposta anch’essa in diverse configurazioni: il 2.9 si potrà abbinare ad un cambio manuale oppure al doppia frizione DCT, mentre una versione di potenza leggermente inferiore (497 CV) dovrebbe offrire l’opzione del cambio automatico con convertitore di coppia. I motori saranno tutto nuovi e realizzati in alluminio.