Iniziamo a crederci o è ancora troppo presto per sperare in una ripresa stabile del mercato italiano dell'automobile. L'andamento degli ultimi mesi è sicuramente positivo, e lo è il dato dello scorso novembre che ha chiuso con 134.021 nuove immatricolazioni con una variazione in positivo del 23,47% rispetto allo stesso periodo del 2014. Da gennaio 2015 a novembre sono state vendute 1.464.747 auto, con una variazione rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente del 15,48%. Un vero e proprio boom dei marchi FCA (Fiat Chrysler Auomobiles) che continua ad aumentare la propria fetta di mercato, sia con il marchio "generalista" Fiat, primo con 27.860 e un +29,35, che con le vetture del marchio premium Jeep che, nel computo totale nei confronti del 2014 ha aumentato le vendite del 67,15 e nel corso del 2015 è cresciuta addirittura del 204%, grazie, soprattutto alla "piccola" di casa, la Renegade.
Ma vanno bene, anzi più che bene, un po' tutti gli altri modelli FCA: Panda, la più "amata" e venduta in Italia in assoluto, poi Punto, la 500X, la Lancia Ypsilon, 500L e 500. In crescita anche Alfa Romeo; ha chiuso novembre con un +17,75% con 2428 immatricolazioni. Il secondo marchio più venduto in Italia è Volkswagen che non ha risentito - almeno nel nostro Paese - del diselgate; la casa di Wolfsburg ha immatricolato 10.093 auto e bene sono andate anche le altre case legate al gruppo tedesco: Audi ha guadagnato il 13,2%, Seat il 19,1%, Skoda il 12% e Volkswagen il 27,1%. Sul terzo gradino del podio troviamo la Ford con 9727 unità vendute, e al quarto posto la Renault con 8652 auto. Quinto in Italia è il marchio Opel, in rappresentanza del colosso General Motors con 7218 e sesta la Peugeot con 6648. Segue Toyota con 5140 vetture, poi Nissan, BMW, Lancia, Hyundai, Mercedes, tutte attorno ai 4300/4700 modelli venduti. Ora si attende la chiusura del mese dicembre per fare un bilancio definitivo di un 2015 che, sicuramente, specie nella parte finale ha dato un impulso forte al mercato e di riflesso all'economia indotta che crea l'auto.
Carlo Antonio Rallo