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13/12/2015 21:00:00

Migranti, in Sicilia 4 mila bambini dei centri di accoglienza rischiano di rimanere fuori

"Rischiano di chiudere le comunità alloggio per i bambini profughi non accompagnati. Oltre quattromila ragazzini, tutti minorenni, resteranno in mezzo alla strada". E' l'allarme lanciato da un gruppo di responsabili delle 350 comunità alloggio per minori non accompagnati della Sicilia, che si sono dati appuntamento ai Cantieri culturali della Zisa di Palermo in occasione della Giornata dell'accoglienza.  Si sino presentati con una chiave con la quale accolgono prima il sindaco Leoluca Orlando, poi l'assessore regionale al Lavoro Gianluca Miccichè ed infine l'arcivescovo di Palermo, monsignor Corrado Lorefice. "Stiamo morendo di fame - è il grido d'aiuto lanciato all'Adnkronos da Ilenia Caruso della comunità Papa Francesco di Partinico - Ospitiamo dodici minori provenienti dal Mali, dal Gambia e da tanti altri paesi dell'Africa. L'età media è di 14 anni circa". Lo stesso problema della cooperativa 'L'Arca' che ha venti dipendenti e ospita 48 minori. Il credito che vanta la cooperativa è di oltre un milione di euro.

Per ogni bambino le comunità alloggio ricevono complessivamente 76,61 euro al giorno. Ma in realtà ne ottengono solo 46, che sono quelli  versati dal Ministero dell'Interno. I restanti 36,61 euro che sono a carico di Regione e Comuni spesso non arrivano perché le casse degli enti locali sono vuote. Alessandro Lo Presti, a capo della comunità l'Edera è preoccupato anche per un altro motivo, perché spiega che "da quando c'è la fatturazione elettronica i comuni non accettano più le fatture". 

"Oggi siamo qui - dicono all'unisono i responsabili delle comunità alloggio per i minori - perché il prossimo 31 dicembre saremo costretti a chiudere le nostre strutture e oltre quattromila ragazzini non sapranno dove andare. La Regione e i Comuni hanno in mano i loro destini". "Tutti dicono che vogliono fare accoglienza - dice Ilenia Caruso - ma nella realtà siamo noi a fare l'accoglienza vera. Perché le istituzioni non ci aiutano". Poi criticano il Governatore siciliano Rosario Crocetta: "Non si è mai presentato ai nostri tavoli tecnici, ma parla sempre di accoglienza. Invece non ha mai mostrato alcun interesse". "Siamo al disastro - dice Cettina Bonetta - c'è chi rischia il pignoramento della casa perché ci siamo indebitati fino al collo. Lo Stato è assente".