Una serie di domande che vanno dalla latitanza di Matteo Messina Denaro all'omicidio del poliziotto Nino Agostino e di sua moglie avvenuto nell'agosto del 1989, dagli arresti del gruppo di mafiosi corleonesi che auspicano l'assassinio del ministro Alfano, fino alla mancata assunzione di misure di natura patrimoniale nei confronti dell'ex presidente della Regione Siciliana Salvatore Cuffaro e al processo sulla trattativa. A porle, in una lettera aperta al procuratore di Palermo Francesco Lo Voi, è il deputato del Pd Davide Mattiello, componente delle Commissioni Giustizia e Antimafia, dove Lo Voi, già ricevuto per una prima audizione, avrebbe dovuto tornare nei giorni scorsi; ma l'audizione è stata rinviata. "Il procuratore aggiunto di Palermo Teresa Principato ha dichiarato in settembre che il senatore D'Alì farebbe parte della rete di relazioni a protezione della latitanza di Messina Denaro; risulta che sia stata effettivamente querelata dai legali del senatore D'Alì? Come vanno valutate quelle parole?", scrive, tra le altre cose, il deputato. Sull'omicidio di Nino e Ida Agostino, chiede se Giovanni Aiello sia indagato o no come uno dei possibili responsabili dalla DDA di Palermo e cosa possa raccontare l'attuale questore di Palermo, dott. Longo, che all'epoca dei fatti lavorava con Arnaldo La Barbera, l'ex capo della squadra mobile di Palermo morto nel 2002. Infine, sulla trattativa Stato mafia, "dato per scontato che il reato di trattativa non esiste nel nostro Codice Penale e che infatti non è per questo fantomatico reato che la Procura di Palermo sta procedendo, come strumentalmente ancora qualcuno cerca di far passare", chiede "qual è l'ipotesi accusatoria che viene sottoposta al vaglio del Tribunale".