Ha vinto più di tutti su una macchina di Formula Uno. Ha conquistato un numero di titoli mondiali, sette, impensabile fino alla sua era. Ma dal 29 dicembre 2013 un incidente sulla pista di Meribel ha cambiato il corso della sua vita. Prima i tanti mesi in coma, poi il risveglio e la speranza di rivedere lo Scumacher che tutti ricordiamo. Purtroppo, però, non giungono buone notizie dalla sua Gland; a confermarlo è un commosso Montezemolo intervenuto al Quattroruote Day in corso a Milano per festeggiare i 60 anni del mensile dove gli è stato conferito il Premio Gianni Mazzocchi. "Ho continuamente sue notizie, e purtroppo non sono buone". L'ex presidente della Ferrari non ha lasciato trasparire alcun ottimismo: "È stato un grandissimo pilota, con lui abbiamo condiviso un lungo tratto di strada umana e professionale, abbiamo avuto anche il piacere di avere i rispettivi figli quasi in contemporanea. Ma la vita è davvero strana. Lui - ha detto con voce commossa Montezemolo - è stato il pilota più vincente con la Ferrari, ha avuto un solo incidente serio in carriera nel 1999 e allora fu colpa nostra, non sua. Purtroppo una caduta sugli sci, accidentale, lo ha rovinato". Montezemolo ha poi smentito le frequenti ricostruzioni sull'incidente: "Non è vero che Michael era uno sciatore spericolato, fuori dalla pista è sempre stato prudente. Lo era soprattutto sugli sci".