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06/02/2016 09:17:00

Marsala, due custodi del Baglio Anselmi accusati aver intascato i soldi dei biglietti

 Due custodi del Museo di Baglio Anselmi di Marsala sono accusati di avere intascato i soldi dei biglietti.  Secondo l’accusa, infatti, avrebbero intascato il denaro versato da alcuni visitatori del Museo e del Parco Archeologico consegnando loro biglietti con la scritta “ingresso gratuito”. Gli indagati sono Pietro Ferreri, di 52 anni, e Giuseppe Graffeo, di 54. Il reato contestato è truffa ai danni della Regione. Ai due custodi è stato notificato l’avviso conclusione indagini preliminari, atto che solitamente prelude alla richiesta di rinvio a giudizio. I casi contestati ai due custodi sono quattro e risalgono al 4 giugno 2015. Ma da quanto accertato dalla sezione di pg della Guardia di finanza della Procura di Marsala, che ha svolto l’indagine (coordinata dal sostituto procuratore Giulia D’Alessandro), è emerso anche un dato a dir poco sospetto e quanto meno paradossale. Nella stessa giornata del 4 giugno 2015, infatti, al museo di Baglio Anselmi sono stati staccati 47 biglietti gratuiti (quelli riservati a minori, disabili e forze dell’ordine) a fronte di soli 19 biglietti a pagamento. Il costo del biglietto è di 4 euro (2 euro il ridotto). Naturalmente, il notevole divario tra biglietti ceduti a “titolo oneroso” (19) e a titolo gratuito (47) lascia pensare. Intanto, ai due custodi indagati la Procura ha nominato un difensore d’ufficio: è l’avvocato Edoardo Alagna. Staremo a vedere se, come nel caso dei furbetti del Comune di Imperia, il dirigente regionale adotterà i conseguenziali provvedimenti disciplinari, anche alla luce della nuova normativa voluta dal Governo Renzi che, in caso di omessa adozione dei provvedimenti disciplinari, prevede sanzioni anche per il dirigente. È proprio di questi giorni la notizia secondo cui gli undici decreti attuativi della riforma della pubblica amministrazione verranno recepiti direttamente dalla Regione siciliana.