Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
09/02/2016 06:30:00

Lo Stagnone a pagamento? Sarà (quasi) impossibile. “Noi imprenditori pronti a tassarci"

Sarà davvero a pagamento l’ingresso alla Riserva dello Stagnone? Progettiamo Marsala ha lanciato l’allarme e ha tirato in ballo il sindaco. Ma al di là di ciò che dice la legge, è fattibile il pagamento di un ticket per accedere alla meravigliosa laguna?

La cosa sembra proprio difficile.
Andiamo con ordine. Una legge regionale dello scorso autunno ha istitutito, a partire dal 2016, i biglietti e servizi a pagamento per le riserve naturali. In realtà in tutte le riserve siciliane gli enti gestori fanno già pagare un biglietto. Dalla riserva dello Zingaro a Vendicari, a Pantalica. La Riserva naturale orientata dello Stagnone rientra in questo gruppo e per legge, la fruizione, dovrebbe essere a pagamento. “Si tratta della Legge Regionale n.9 del 2015 – ci ha spiegato l’indomani della legge Roberto Fiorentino, ispettore delle Riserve presso l'ex Provincia di Trapani, che è l'ente gestore della Riserva Naturale Orientata isole dello Stagnone – si istituiscono i biglietti e i servizi a pagamento per le riserve e nel 2016 potrebbero essere previsti dei ticket anche per lo Stagnone”.

In questi giorni il gruppo politico Progettiamo Marsala ha lanciato l’allarme e acceso la polemica con il sindaco Alberto Di Girolamo. “Il sindaco lo sa?” chiedevano.
A quanto pare sì, ci riferiscono, e ne ha parlato direttamente con il commissario straordinario del Libero Consorzio.

Il ticket allo stagnone sembra però una cosa irrealizzabile a breve. E’ più possibile una tassa per gli imprenditori che operano nella Laguna.

“La strada è quella di una sorta di tassa per gli imprenditori - ci ha raccontato Mario Ottoveggio, imprenditore, che opera nello Stagnone da anni . La provincia sta facendo un monitoraggio su tutte le attività dello Stagnone, dalle imbarcazioni, al Kite, a Mozia dopo di ciò ci faranno sapere come dobbiamo auto tassarci. Io sono d’accordo a dare una mano. Lo stagnone non ha una porta d’ingresso, e far pagare il ticket è praticamente impossibile, si deve recintare e assumere tanto personale. Il pagamento del biglietto serve ad offrire dei servizi. Dopo questo monitoraggio l’ex Provincia chiamerà tutti gli operatori e ci dirà come dobbiamo tassarci. So che il sindaco ha incontrato il commissario dell’ex provincia e ha dato massima disponibilità per ciò che serve, perchè il Comune di Marsala non ha competenza. Penso che questo allarmismo sia inutile. La Provincia prima deve completare il censimento, poi deve consegnare una relazione alla regione,e questa dovrebbe valutare come applicare il ticket, quanti lavoratori impiegare, quanto pagarli. Ecco, passeranno anni”.

In effetti lo Stagnone, una riserva gestita dalla ex Provincia, ha una conformazione diversa rispetto ad altre riserve per cui è stato disposto il pagamento del ticket. Non ci sono ingressi o uscite, o perscorsi e sentieri come allo Zingaro, per fare un esempio. O come la riserva di Vendicari, che è molto estesa, ma ha diversi ingressi. E' una riserva particolare quella dello Stagnone, che comincia con la battigia a bordo strada. Non c'è nulla di definito ancora perchè non c'è un regolamento che specifichi tutte le modalità per il pagamento del ticket.


“E’ una polemica inutile quella di Progettiamo Marsala - aggiunge Ottoveggio - ci sono problemi più urgenti allo Stagnone, come la bocca nord che si sta chiudendo a causa dei detriti che arrivano dal fiume Birgi, con l’acqua che non si ricicla più. Così si rischia il prosciugamento della laguna”.

La legge parla di ticket, ma la realtà è altra cosa. E soprattutto è altra cosa la burocrazia.