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10/02/2016 12:15:00

Stagnone e ticket. Progettiamo Marsala: "Non minimizziamo il problema"

Progettiamo Marsala interviene anocra sullo Stagnone e sul caso dei ticket che si potrebbero pagare per fruire la riserva. Lo fa dopo le dichiarazioni di Mario Ottoveggio, imprenditore che opera nello Stagnone rispondendo anche alla precedente nota di Progettiamo Marsala con cui chiedeva al sindaco se sapesse della legge che istituisce il ticket per le riserve. Ecco la nota del Coordinamento.


In merito al Vostro articolo del 9 Febbraio “Lo Stagnone a pagamento? Sarà (quasi) impossibile” e alla luce della affermazioni riportate nella nota dal Sig. Ottoveggio, imprenditore turistico operante all’interno dello Stagnone, corre obbligo di fare alcune precisazioni.
Intanto appare assai pittoresco ed emblematico al contempo che ad un problema serio quale quello della regolamentazione di eventuali tickets di ingresso nella laguna dello Stagnone, che, ribadiamo è già stata statuita dalla legge regionale n 9 del 2015, anziché avere chiarimenti e risposte dal Sindaco intervenga, quasi a difesa, un imprenditore del settore turistico, il quale, crediamo, non abbia alcun titolo per essere ambasciatore su argomenti di competenza di ben altri organismi e istituzioni.
ProgettiAmo Marsala non ha lanciato né allarmismi nè inutili polemiche, ma si è limitato “semplicemente” a chiedere al Sindaco di Marsala, per quanto di sua competenza, se fosse a conoscenza di questa nuova normativa, se fosse stato richiesto il parere del Comune di Marsala da parte del competente assessorato regionale e quali iniziative avesse eventualmente in cantiere a tutela di un patrimonio che appartiene innanzitutto al popolo marsalese.
La filosofia del “tanto ci vorranno anni”, ovvero del “conosciamo la burocrazia del nostro paese”, oppure il detto “fatta la legge si trova l’inganno” non può trovarci assolutamente consenzienti; la via della assoluta legalità e del rispetto delle norme, giuste o sbagliate che siano, questa sì è la nostra filosofia.
Non si può sempre infilare la testa sotto il cuscino e far finta di non vedere, la normativa c’è, esiste, è vigente e certamente non potrà essere un seppure esperto conoscitore dello Stagnone a darci rassicurazioni sulla sua applicabilità pratica.
Se esistono, ad esempio, delle normative di sicurezza e igienico sanitarie negli ambienti di lavoro e in attività imprenditoriali non possiamo affermare “non le rispetto tanto non viene nessuno a controllare”.
Sappiamo perfettamente che esistono tanti altri problemi nello Stagnone tant’è che ci siamo attivati in tempi non sospetti, non a chiacchiere ma con i fatti, facendo sopralluoghi proprio presso la foce del fiume a San Teodoro, chiedendo più attenzione per le emergenze ambientali; da tale iniziativa, di cui la stampa locale ha dato ampio risalto, è scaturito un documento di indirizzo politico presentato in Consiglio Comunale. Rammarica alquanto che lo “sminuire” il problema, tentando uno sorta di difesa d’ufficio al silenzio assordante di chi dovrebbe invece dare risposte , venga proprio da ambienti che invece dovrebbero essere i primi a chiedere chiarezza e rispetto delle norme, anche per gli interessi precipui delle proprie attività imprenditoriali.
Noi coltiviamo gli interessi della nostra collettività e sulla questione è nostro preciso dovere non cedere a derive qualunquiste o demagogiche ma staremo attenti e con gli occhi ben aperti a difesa di una delle più belle realtà che la natura ci ha donato.