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17/02/2016 06:30:00

Marsala. Tentato omicidio di Patrizia Paganelli. Processo alle battute finali

  Parti civili e difesa hanno tirato le loro conclusioni nel processo con rito abbreviato al 69enne marsalese Francesco Lo Grasso, imputato per tentato omicidio in danno della giornalista Patrizia Paganelli. Davanti al gup Annalisa Amato, le parti civili, rappresentate dagli avvocati Stefano Pellegrino e Salvatore Fratelli, hanno chiesto un risarcimento danni complessivo di 200 mila euro: 100 mila per la Paganelli, 50 mila ciascuno per il marito e il figlio. A difendere l’imputato sono gli avvocati Paolo Paladino e Angelo Vita. “Abbiamo cercato di chiarire i fatti – dice quest’ultimo – attendiamo fiduciosi la sentenza”. Questa dovrebbe essere emessa il 23 febbraio. Per Lo Grasso, il pm Silvia Facciotti ha chiesto 4 anni e 9 mesi di carcere. Patrizia Paganelli fu ripetutamente colpita alla testa con una spranga. Il fatto è accaduto in contrada Berbaro il 3 agosto 2015. Motivo scatenante della feroce aggressione sarebbe stata una disputa sul diritto a parcheggiare l’auto in uno spiazzo accanto le rispettive abitazioni. Paganelli e Lo Grasso sono, infatti, vicini di casa. Dopo il fatto, Lo Grasso fu posto agli arresti domiciliari in un’abitazione diversa e lontana dalla sua. Ciò per evitare ogni contatto con la Paganelli, alla quale i medici del Pronto soccorso dell’ospedale “Borsellino” diagnosticarono ferite giudicate guaribili in almeno 30 giorni. Dopo l’aggressione fu la stessa giornalista a raccontare, su facebook, l’accaduto. “Oggi hanno tentato di uccidermi – scrisse - otto colpi in testa con una spranga di ferro. Ho urlato disperatamente per chiedere aiuto ma non è uscito nessuno, se non arrivava mio genero a salvarmi sarei morta”.