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21/02/2016 00:00:00

Tar Sicilia, Ferlisi: "Ancora troppi i ricorsi pendenti"

Ancora tanti, troppi ricorsi in attesa di giudizo innanzi al Tar Sicilia. Sono 11.388 ricorsi giacenti al 31 dicembre 2015. Nonostante si riducano i tempi di attesa di fronte al Tribunale amministrativo e sia aumentata la sua produttività, la mole di contenziosi aumenta. Lo rivela la relazione del presidente del Tar Sicilia, Calogero Ferlisi, in occasione dell'inaugurazione dell'anno giudiziario. Una situazione che contrasta  l'introduzione di particolari norme acceleratorie, previste per talune materie come appalti o espropriazioni e che hanno ridotto in tempi brevi il relativo contenzioso.

"Anche nelle materie ordinarie - dice Ferlisi - i tempi del processo tendono a ridursi sempre di più, nonostante la progressiva contrazione di mezzi logistici e di personale a disposizione, grazie ad istituti processuali come la sentenza redatta in forma semplificata che porta a definire il giudizio già in sede di trattazione dell'incidente cautelare". I numeri sulla produttività del Tar cozzano con la mole di contenzioso: "se si considera la pendenza dei ricorsi all'1 gennaio 2015, il lavoro del Tribunale nel 2015 ha portato ad un saldo attivo di 156 ricorsi. Ciò in quanto sono sopravvenuti 3.966 ricorsi e ne sono stati esauriti 4.122. Il totale dei ricorsi giacenti al 31 dicembre 2015 è stato però pari a 11.388". E ancora "su 3.966 ricorsi pervenuti solo 2.119 sono quelli che possiamo definire ordinari, mentre sono ben 1.508 i ricorsi di ottemperanza e tra essi in grandissimi numero, 934, quelli per l'esecuzione dei decreti emessi dalle Corti d'appello a titolo di equa riparazione per la lunga durata del processo" .

Nei circa quattromila ricorsi ordinari esaminati, ben 476 sono inerenti alla materia del sostegno didattico agli alunni disabili, di competenza dell'amministrazione statale, e 98 riguardano l'assistenza agli stessi da parte degli enti locali. I magistrati delle tre sezioni interne del Tar hanno trattato complessivamente 1.873 ricorsi in sede di merito e 3.717 in camera di consiglio per sospensive e ricorsi soggetti al rito camerale, emettendo complessivamente 4.595 provvedimenti tra sentenze, provvedimenti interlocutori ed ordinanze cautelari". Per Ferlisi, uno dei motivi dell'ingolfamento del Tar, sta nella legislazione in materia di giustizia amministrativa che è "caotica, in continuo movimento e spesso redatta con approssimazione tecnica".

"La prima cosa da chiedere - chiosa il presidente del Tar - dovrebbe essere quella di non fare più riforme e invece di riordinare il quadro normativo vigente, collegando le previsioni di legge, spesso veri e propri proclami generici, a precisi tempi, procedure e risorse finanziarie, di modo che ciascun ente o organo amministrativo sappia quale sia il suo compito e le sue responsabilità. I Tar sono spesso chiamati ad affrontare tematiche nuove, scaturenti dalla costante evoluzione della normativa, che generano incertezza nel cittadino e negli operatori del diritto. Il continuo variare delle leggi è un danno per l'ordinamento e per la pubblica amministrazione ".