Stamattina si sono accesi i motori della Formula. Al Montmelò c’era tanta attesa per vedere le nuove monoposto. Nell’era di internet, molte vengono presentate direttamente in rete ma vederle all’opera è tutta un’altra cosa. Tra le più attese, ovviamente, le due squadre che, secondo i pronostici di inizio anno dovrebbero contendersi il mondiale, ossia Mercedes e Ferrari. La monoposto della Stella a tre punte, la nuova Mercedes W07 è stata scoperta velocemente e in maniera goffa dai suoi due piloti Hamilton e Rosberg, già molto freddi tra di loro, e siamo ancora a motori spenti, figuriamoci quando la stagione entrerà nel vivo. La nuova Ferrari SF16H è stata invece portata in pista da Sebastian Vettel, la nuova monoposto è molto rossa ma con tanto bianco attorno, s’ispira direttamente alla 312T di Niki Lauda. Ci sono già i numeri che cominciano a dare contorno a questa stagione, certo è che i tempi non sono per niente indicativi, perchè soprattutto nelle prime giornate, i giri in pista servono ad assemblare il tutto, mettere assieme le diverse componenti, controllare i pezzi, sostituirli e riprovarli ancora.
Questa mattina per la cronaca il giro più veloce tra le 11 monoposto scese in pista è stato quello di Vettel che ha compiuto 69 giri con il miglior crono in 1’24”939, seguito da Hamilton sulla W07 in 1’25”409. L’inglese della Mercedes ha compiuto ben 156 giri, dimostrando una grande affidabilità. Le altre monoposto in pista sono state: la Red Bull RB12 di Daniel Ricciardo con 87 giri; la Williams FW38 di Bottas con 80 giri; la Force India VJM09 del messicano Alfonso Celis con 58 giri; la Mclaren M/P4-31 di Button con 84 giri, che è tutta un’altra cosa rispetto all’esordio dello scorso anno quando non riusciva nemmeno a partire. A completare la griglia di giornata c’è la Toro Rosso STR11 di Sainz con 55 giri, la Sauber C34 di Ericsson con 88 giri, la Manor MRT05 di Wehrlein 54 giri, la new entry Haas VF16 di Grosjean con 31 giri e infine la rientrate Renault RS16 con Palmer che ha compiuto 37 giri. Se le prove sono state tutto sommato normali, quello che, invece, ha caratterizzato, anzi destabilizzato la giornata d’esordio della stagione 2016 è l'attacco di Bernie Ecclestone, giunto come un fulmine a ciel sereno. Il patron della F1, non ha mezze parole e ci va giù duro sullo stato attuale delle Formula 1. "Questa è la Formula 1 peggiore di sempre, non spenderei mai i miei soldi per portare la mia famiglia a vedere una gara". Bernie ecclestone ne ha anche per Mercedes, Ferrari e Jean Todt. "Io penso di essere un'eccezione in F.1 - dice il magnate britannico -, non ho bisogno del lavoro, né di soldi. La maggior parte dei partecipanti pensa solo a quello che è bene per loro nel breve periodo e il lungo termine per la maggior parte di queste persone sono due o tre gare. Il risultato è che la F.1 è peggio di come sia mai stata: non spenderei mai i miei soldi per portare la mia famiglia a vedere una gara. Ecclestone attacca anche i Top Team, specie Mercedes e Ferrari. "È un genere di cose comunemente noto come un cartello. E i cartelli -sottolinea- sono illegali. E' quindi in corso qualcosa di illegale e anti-competitivo. Servono, poi gare più competitive: sappiamo che molto probabilmente la macchina che partirà in pole sarà quella di Lewis Hamilton, e probabilmente farà sua anche la gara salendo sul podio insieme ad un'altra Mercedes. Un cartello, appunto".
Sulla stessa lunghezza d’onda, arrivano le dichiarazioni di Flavio Briatore, che da tempo, critica questa F1. La definisce una piattaforma rotta, un modello di business rotto. “Uno dei più grandi problemi della Formula 1 di oggi è che non ha più appeal verso gli spettatori. Più aumenti i budget, più aumenti la tecnologia, più hai gare che non sono interessanti. Il motore è un esercizio tecnico e la Formula 1 ormai non interessa più allo spettatore ma va per una strada che non è quella dello spettacolo, dei gladiatori, è un campionato del mondo degli ingegneri. Ai tempi nostri almeno 10-12 piloti erano riconoscibili, oggi, levati 2-3, vanno in un ristorante e nessuno li riconosce più. Secondo l’ex manager Renault bisognerebbe cambiare i regolamenti e renderli più semplici, avere macchine che siano simili al 90%, diminuire i costi del 70% e avvicinare i team poveri e quelli ricchi visto che oggi il 70% degli introiti va ai top team e agli altri restano le briciole. “Bisogna tornare alla Formula 1 di 20 anni fa". Briatore parla anche della Ferrari. La vorrebbe vincente, per creare maggiore interesse al campionato ma è difficile che sorpassi la Mercedes dice: “Può diminuire il gap ma non può recuperare una distanza del genere in due mesi". A pochi giorni dall’inizio del mondiale non si era mai assistito a queste dichiarazioni volte a cambiare tutto. Ecclestone consiglia a Jean Todt di dare in gestione la F1, chi lo sa, magari gli suggerisce lui il nome...
Carlo Antonio Rallo