Alla terza presenza al Salone dell’Auto di Ginevra sai come muoverti, anzi, pensi di saperlo come muoverti per fare un bel tour tra i vari stand. In realtà non è affatto così, o almeno non lo è stato per questa 86° edizione tra la più affollate di sempre. Tanti tedeschi, francesi, inglesi e tantissimi gli italiani, gente da ogni parte del mondo, insomma, affamata di toccare con mano l’auto che da mesi attendeva di vedere dopo averla vista sulle riviste o sui giornali online. Un salone dell’auto così ricco è certamente un sintomo di vivacità e ripresa attorno al mondo dell’auto, e i dati del mercato in giro per l’Europa, a cominciare dal nostro Paese sono, una volta tanto, più che incoraggianti. Tantissimi appassionati, dunque, che hanno preso letteralmente d’assalto gli stand. E iniziamolo questo giro tra le auto di Ginevra, in particolare, oggi, con le vetture italiane. Appena entrato al salone, passi da una temperatura di tre gradi all’esterno ai 25 dell’interno, il che è un bel trauma, ma all’entrata c’è subito il marchio Abarth che cattura l’attenzione con alcune 595 e soprattutto la nuova arrivata, la 124 Spider. Ci sono ben tre esemplari, uno bianco con il cofano motore nero opaco, e una rossa, montano il 1.4 turbo multiair da 170 cv e poi c’è il modello da Rally con l’hard top.
Sembra già pronto per delle prove speciali con tanto di roll bar e le modifiche che un’auto da rally richiede. All’interno dell’abitacolo c’è tutto quello che occorre per le corse e quello che era superfluo è stato tolto. La cosa che più caratterizza il suo interno è il freno a mano ad altezza di volante. Su questa che sarà protagonista nelle competizioni della categoria Fia R-GT nel 2017 c’è il nuovo 1.8 da 300 CV al posto del 1.4 Turbo del modello di serie, abbinato alla trazione posteriore e all'inedito cambio sequenziale sei marce con paddles al volante e differenziale autobloccante meccanico. Ma le 124 non finiscono qua, perché ci sono quelle tradizionali Fiat, più eleganti. Il motore è sempre il 1.4 turbo multiair ma con “soli” 140 cv. Tre gli allestimenti previsti: 124 Spider da 27.500 euro, 124 Spider Lusso da 29.900 euro e 124 Spider Anniversary da 33.000 euro. Visto che la 124 è un vero mito automobilistico italiano del passato non poteva mancare il modello originale. Continuando in casa Fiat troviamo il pick up da lavoro FullBack e la gamma al completo della Tipo, con la berlina e le esordienti Station Wagon di un bel colore grigio e la 5 porte in due colorazioni: una rossa e una nera. La Fiat Tipo anche con queste altre versioni di carrozzeria punta su versatilità, praticità ed economia senza tralasciare l’utilizzo dei migliori sistemi di intrattenimento e connessione con il debutto dello Uconnect 7" Hd Live con schermo capacitivo. Le motorizzazioni previste sono il 1.4 da 95 CV (127 Nm a 4.500 giri, abbinato al manuale sei marce), il 1.4 T-Jet da 120 CV bi-fuel benzina/Gpl (215 Nm da 2.500 giri, manuale sei marce), il 1.3 MultiJet II da 95 CV (200 Nm da 1.750 giri, manuale cinque marce), e il 1.6 MultiJet da 120 CV (320 Nm da 1.750 giri, manuale sei marce o doppia frizione sei marce), che offre un consumo medio dichiarato di 3,7 l/100 km, per emissioni di CO2 pari a 98 g/km.
In casa Maserati è vera rivoluzione, con il primo suv della storia, Levante, che cercherà di entrare con prepotenza, viste le caratteristiche, in un terreno dominato dai suv tedeschi o inglesi. Il Levante (al maschile) sarà sia a benzina che diesel con potenze che vanno da 250 a 430 CV. La gamma dei propulsori si sviluppa con le medesime unità già note: il Levante sarà disponibile nelle versioni V6 3.0 Twin-Turbo da 350 CV e 500 Nm, Levante S V6 3.0 Twin-Turbo da 430 CV e 580 Nm e Levante Diesel V6 3.0 da 275 CV e 600 Nm, potenza ridotta a 250 CV per il mercato italiano. Le prestazioni di tutti i modelli sono di tono sportivo: la V6 350 CV tocca i 100 km/h in 6 secondi netti e raggiunge i 251 km/h, mentre la S, dotata in esclusiva di un impianto frenante Brembo con dischi anteriori da 380 mm, dichiara rispettivamente 5,2 secondi e 264 km/h contro i 6,9 secondi e 230 km/h della Diesel. Quest'ultima dichiara un consumo medio di 7,2 l/100 km e 189 g/km. A completare la presentazione dei modelli FCA c’è poi lo stand Alfa Romeo con la Giulietta, vettura sostanzialmente identica e aggiornata in qualche piccolissimo particolare qua e là.
Invece, a quasi un anno di distanza dal debutto dello scorso anno con la Giulia Quadrifoglio, c'è finalmente la gamma completa che tra un mese arriverà nelle nostre concessionarie. C’è la Quadrifoglio Verde con il motore 2.9 V6 da 510 cv ma adesso gli alfisti potranno scegliere fra il 2.2 a gasolio nella versione da 150 CV e 380 Nm o 180 CV con 450 Nm e il 2.0 Multiair Turbo da 200 CV e 330 Nm. Costruito totalmente in alluminio una prima assoluta nella storia dei diesel del Biscione) adotta il sistema MultiJet II con pressione di 2.000 bar e turbina a geometria variabile con dispositivo. E’ finalmente un’Alfa all’altezza della concorrenza, dotata di un design bellissimo, accattivante e prestazionale sulla Quadrifoglio, risulta altrettanto sportivo ed elegante anche nelle altre versioni. Gli interni sono realizzati con una cura mai vista su una vettura del Biscione e tutto ruota attorno al pilota. Al top, da quello che dichiara la Casa, è la dinamica di guida con il classico selettore DNA, che consente d'impostare la modalità di guida più adatta alle condizioni della strada, combinando il set-up dell'elettronica di bordo nelle modalità Natural, Dynamic e Advanced Efficiency; per la Quadrifoglio è previsto anche il DNA Pro con settaggio specifico Race. Quest'ultima è dotata in esclusiva anche dello Chassis Domain Control (CDC) sviluppato in collaborazione con Magneti Marelli: questa tecnologia mette assieme il DNA Pro, il Torque Vectoring, l'Active Aero Splitter, l'ESC e le sospensioni attive per adattarsi in tempo reale alle condizioni di guida. E' molto bella la plancia della Giulia, in grado di ospitare il nuovo sistema d'infotainment Connect 3D con schermo da 8,8 pollici. Sviluppato in collaborazione con Magneti Marelli, si controlla mediante il Rotary Pad nella console centrale o attraverso i comandi vocali. Con l’Alfa chiudiamo la prima carrellata sulle auto del salone elvetico che vi invitiamo a vedere nella fotogallery. Mai come quest’anno i marchi italiani sono stati così presenti e protagonisti. Continueremo a raccontarvi delle altre importanti novità presentate a Ginevra.
Carlo Antonio Rallo