E’ di Lewis Hamilton la pole position del GP d’Australia, la prima della stagione, la prima col nuovo format di qualifiche col sistema del taglio del pilota più lento. Il campione del mondo della Mercedes ha preceduto il compagno di squadra Nico Rosberg e le Ferrari di Sebastian Vettel e Kimi Raikkonen. Ma sarà subito polemica sul nuovo format perché in base ai primissimi giri del Q3, i piloti hanno praticamente aspettato la fine delle qualifiche per risparmiare le gomme per la gara, mandando deserti gli ultimi tre minuti della sessione. Non certo il massimo per il pubblico, sicuramente il format non era stato concepito per il deserto in pista nel finale. Un vero flop.
GRANDE TORO ROSSO — Da sottolineare la prestazione della Toro Rosso: Verstappen e Sainz, rispettivamente quinto e settimo, grazie alle power unit Ferrari 2015, hanno già superato alla prima qualifica della stagione nientemeno che le sorelle maggiori della Red Bull, rimaste coi motori Renault. Un risultato importante che promette una bellissima stagione per il team di Faenza.
ECCO LA TAGLIOLA — La Q1 è stata prevedibilmente aperta dalla fila: tutti subito in corsia box per prendere il verde e sparare subito il tempone con le gomme supersoft. Perché puntuale, dopo 7 minuti, è iniziata a scattare la tagliola sul pilota più lento, inesorabile fino all’eliminazione di 7 concorrenti. Il primo tagliato della storia del nuovo format è stato il tedesco della Manor Pascal Wehrlein, seguito dopo 90 secondi dal compagno di squadra Rio Haryanto. Per l’indonesiano una brutta partenza visto che nelle libere del mattino ha colpito la Haas di Grosjean in corsia box e si è pure rimediato una penalità che lo costringerà a partire ultimo. Eliminati anche i due della Haas Gutierrez e Grosjean, la Red Bull di Kvyat e le due Sauber di Nasr ed Ericsson. In Q2 la tagliola ha invece fatto fuori Magnussen, Palmer, Button, Alonso, Bottas, Hulkenberg e Perez.
“Chiediamo scusa al pubblico, è evidente che questa formula non funziona. Torniamo subito al sistema di prima”. Nelle parole di Christian Horner, team principal Red Bull, c’è tutto il senso di smarrimento provato dalla gente della F.1 davanti agli ultimi, imbarazzanti, tre minuti delle prime qualifiche della stagione. C’era da vedere il nuovo sistema a eliminazione del pilota più lento fino agli ultimi due in lotta per la pole. Macché. Negli ultimi cinque minuti chi doveva fare il tempo lo ha fatto (Rosberg, che ha agganciato la prima fila dietro a Lewis Hamilton).
IN BORGHESE — Gli altri erano già in borghese, soddisfatti della posizione in griglia e desiderosi di salvare preziosi treni di gomme per la gara. Era il momento più atteso delle qualifiche. E’ diventato un non-spettacolo coi protagonisti già ai box! “E’ evidente che non funziona – ha detto a caldo il ferrarista Sebastian Vettel, che in tv ha definito una “merda” quello che si è visto – ma un po’ mi stupisco della sorpresa, noi lo avevamo detto che questo era il rischio, ed è successo proprio questo”.
PARLA ARRIVABENE — Ancora più esplicito il team principal ferrarista Maurizio Arrivabene: “Adesso forse qualcuno capirà il motivo per cui eravamo contrari a questo format – ha detto – e lo dico prima ancora da tifoso che da responsabile di una scuderia. Gli ultimi minuti sono stati imbarazzanti”.
WOLFF: SPAZZATURA — Toto Wolff, responsabile Mercedes, non ha usato mezzi giri di parole: “Spazzatura, e lo so che in tv non si dovrebbe parlar male ma quando ci vuole… Di sicuro quando ci si accorge che per cercare di migliorare le cose poi si fa peggio, allora è il caso di sedersi intorno a un tavolo e vedere di intervenire per tornare indietro. E la discussione avverrà”. L’impatto mediatico di quegli ultimi minuti è stato forte, difficile credere che questa F.1 in crisi di spettatori si ripresenterà alle prossime qualifiche in Bahrain con questo format ancora in vita.
GAS