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20/03/2016 08:56:00

Doppietta Mercedes in Australia. Rosberg, Hamilton e Vettel sul podio. Ritirato Raikkonen

Ha vinto la Mercedes, ma la Ferrari è stata in corsa: è il segnale che i ferraristi volevano? Saranno le prossime gare a dirlo. Di certo in questo GP d’Australia non sono mancate le sorprese. A cominciare dalla vittoria di Nico Rosberg e non di Lewis Hamilton, battuto dal compagno di squadra e alla fine sul podio davanti alla Ferrari di un generosissimo Sebastian Vettel. Non è arrivata la vittoria chiesta dal presidente Sergio Marchionne, Kimi Raikkonen ha rotto il motore e Seb nel finale ha commesso un errore che gli ha tolto la possibilità di attaccare Hamilton. Ma rispetto al GP d’Australia 2015 le Frecce d’argento non hanno passeggiato. Un passo in avanti netto quello della Ferrari, ma di certo se la Mercedes fa doppietta anche quando ha problemi, lo scenario iridato non è del tutto incoraggiante. Quarto posto per la Red Bul di Ricciardo davanti a Massa, alla esordiente Haas di Grosjean (come una vittoria), Hulkenberg, Bottas e alle due Toro Rosso di Sainz e Verstappen (con incidente tra i due nel finale e probabili polemiche in arrivo).

CHE PARTENZA — Allo start si libera tutta la tensione ai box della Ferrari, ed è una liberazione di gioia: semafori spenti e Vettel si mangia le due Mercedes di Hamilton e Rosberg, rimaste piantate rispetto alle due SF16-H del tedesco e di Raikkonen. Hamilton, bloccato dalla frenata di Rosberg, si è ritrovato 6°, pure dietro a Verstappen e Massa, abili a sfilarlo in accelerazione in uscita della prima curva. Il GP si è messo benissimo per le due rosse, che ieri, nelle qualifiche, hanno risparmiato un set di gomme supersoft con l’intento di giocarselo nel finale. La nuova situazione ha invece messo in difficoltà la Mercedes, che puntava a scavare un margine iniziale per poi gestire il finale con più tranquillità.

MERCEDES CAMBIA — Al 12° giro è stato Rosberg a rompere gli indugi, montando gomme soft. La Ferrari è andata subito in marcatura, facendo montare a Vettel un secondo treno di supersoft. Hamilton, che è riuscito a liberarsi di Massa, non è invece riuscito a scavalcare Max Verstappen, che lo ha tenuto dietro con la sua Toro Rosso. Al 16° giro il campione del mondo ha chiesto di cambiare strategia ed è rientrato per montare gomme medie e puntare ad arrivare fino al termine.

PAURA ALONSO — Ma al giro successivo lo stop della gara: Alonso ha tamponato violentemente la Haas di Gutierrez e si è ribaltato più volte finendo contro le barriere. Incidente spaventoso, McLaren del due volte iridato sbriciolata ma pilota miracolosamente illeso. La direzione corsa ha chiamato la bandiera rossa e tutti i piloti sono rientrati in corsia box per permettere la rimozione delle due vetture. Dopo 20 minuti la gara è ripartita dietro alla Safety car con Vettel davanti a Rosberg, che ha approfittato della sosta per mettere pure lui gomme medie e puntare alla fine della gara.

KIMI K.O. — Al 23° il k.o. di Kimi Raikkonen ha smorzato l’entusiasmo dei ferraristi. Il finlandese è rientrato ai box con la bancata sinistra in fumo: non appena parcheggiato è dovuto intervenire un commissario con l’estintore per estinguere il fuoco che fuoriusciva dalla presa d’aria sopra il casco.
IL FINALE — Al 35° giro il momento cruciale: con le Mercedes obbligate alle gomme medie per andare fino al traguardo, Vettel è rientrato per montare il suo ultimo set di gomme, ovviamente soft, per tentare la grande rimonta. Sosta non impeccabile, però, con un piccolo ritardo nel fissaggio della ruota anteriore sinistra da parte dei meccanici. Seb ce l’ha messa tutta, ha rimontato 15 secondi a Hamilton ma non è riuscito a passare l’inglese, finendo nell’erba e poi rientrando in pista per andare a prendersi un buon podio, di sicuro non uguale a quello del 2015.

 

Gazzetta