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07/04/2016 11:45:00

Immigrazione e accoglienza. Scrive Francesco Cordio sulla coop. "Sicilia Bedda" di Salemi

Salve, leggendo l’articolo “Immigrazione. Il business dell'accoglienza. Ecco la situazione in provincia di Trapani”  mi permetto di fare qualche appunto e qualche considerazione.

“A Salemi la struttura denominata (da voi) Sicilia Bedda”, a cui fate riferimento, preciso che si chiama invece Cooperativa Sicilia Bedda, e il centro non è gestito dall’Associazione Sicilia Bedda, ma appunto dalla Cooperativa Sicilia Bedda. La quale, quest’ultima si occupa esclusivamente della gestione del centro da voi menzionato, sito in Salemi nella C.da Sant’Antonino (o Sant’Antonicchio).

L’Associazione Culturale Nuova Sicilia Bedda, a cui voi fate pure riferimento, non gestisce assolutamente tale struttura e dunque non sono le medesime entità.

Preciso e sottolineo inoltre, che l’Associazione Culturale Nuova Sicilia Bedda, si occupa, da più di 20 anni di folklore e di tramandare usi, tradizioni e costumi della nostra cara e amata terra. E contrariamente da quanto da Voi pubblicato, se ne occupa ancora ora senza mai aver smesso..

La concomitanza di alcune (pochissime) Persone tra la Cooperativa e dell’Associazione, e un nome simile, non vuol dire affatto che sono la stessa cosa.

Semmai sottolineano che i sani valori che il Folklore insegna: uguaglianza, rispetto, accoglienza, ecc.; acquisiti radicalmente da tutti i membri dell’Associazione, vengono giornalmente promulgate e concretizzate anche negli ambiti lavorativi.


Ciò, non vuole essere solamente una critica nei vostri confronti, ma un invito a non commettere errori, come altre testate giornalistiche hanno già commesso, sulla stessa questione recetemente .
Il tutto, sia per il rispetto di quanti giornalmente operano nella struttura gestita dalla Cooperativa Sicilia Bedda, che di quanti offrono il proprio tempo e la propria disponibilità nell’Associazione Culturale Nuova Sicilia Bedda.

Francesco Cordio