Prosegue la fase di rinascita dell’Alfa Romeo. Dopo il lancio definitivo della Giulia, l’attenzione dei vertici della casa del Biscione si concentra adesso sul primo SUV della sua storia. Ricordiamo che l’Alfa Romeo ha iniziato a pensare ad una Suv agli inizi degli anni 2000. Era il lontano 2003 quando l’Alfa Romeo presentò la Kamal, il suo primo concept. I tempi sembravano maturi per entrare in quella nicchia di mercato che negli anni si è trasformata in uno dei segmenti più importanti per le case, capace, in alcuni casi di risollevarle da gravi crisi economiche. Il progetto allora fu congelato. Oggi, dopo la crisi del gruppo, più di qualche tentativo che prospettava un cambio di proprietà, c’è la volontà del gruppo FCA di puntare alla sua rinascita tra i marchi di lusso o premium, e sono in giro per le strade diversi muletti ancora molto camuffati della futura Stelvio. Dovrebbe chiamarsi così, infatti, la futura sport utility.
Dalle foto, qui pubblichiamo quelle di quattroruote, si capisce che saranno ripetuti i canoni della berlina Giulia con il classico scudetto e i due lobi inferiori nell'anteriore. Per quel che riguarda il padiglione posteriore è ancora molto difficile scoprire il suo andamento, ma è sicuro che sarà molto sportivo. Si intravedono però le luci a Led orizzontali e due grandi buchi nel paraurti posteriore dove troveranno posto i terminali di scarico. Per quanto riguarda le dimensioni generali, le misure, per avere un riferimento, saranno quelle di Audi Q5 o Porsche Macan.
La base meccanica della Stelvio sarà la piattaforma modulare “Giorgio” con la quale viene condivisa la meccanica della Giulia. I motori saranno quelli della berlina sia a 4 che a 6 cilindri, la trazione sarà posteriore oppure integrale e la trasmissione manuale a 6 marce o automatica.
Il debutto della nuova Suv Alfa è fissato nel 2017. Gli appassionati del marchio sono abituti a vetture sportive, ora si entrerà in un segmento nuovo che andrà a fare concorrenza alle più prestigiose vetture premium del segmento con in testa le tedesche di Bmw, Audi, Mercedes e Porsche.
Carlo Antonio Rallo