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10/05/2016 06:30:00

Il Porto di Marsala è realtà. Il consiglio comunale ratifica l'accordo di programma

Il progetto del porto di Marsala può diventare realtà. Il consiglio comunale ieri sera ha ratificato l'accordo di programma sottoscritto tra sindaco, presidente della Regione e Myr sul progetto della Marina di Marsala.
Ora la Myr amministrata da Massimo Ombra può iniziare a programmare i lavori.  Il consiglio comunale ha ratificato l'accordo di programma che modifica il piano regolatore del porto per permettere la nuova disposizione del bacino portuale. Il progetto prevede infatti l'inversione delle aree commerciale e turistica.
Ma quella di ieri è stata una seduta tutt'altro che serena. Doveva filare tutto liscio, perchè il consiglio doveva soltanto ratificare, non erano ammessi emendamenti. Non è mancato però il dibattito e lo scontro politico a Sala delle Lapidi.

Si è cominciato con le solite sputazzelle tra maggioranza e minoranza. Con quest'ultima che è uscita dall'aula in segno di protesta ad inizio seduta per l'assenza dell'amministrazione.  Poi arriva l'assessore ai Lavori Pubblici Salvatore Accardi e può cominciare il dibattito.
Dall'opposizione si chiede la presenza del sindaco in aula perchè “si sta parlando di un atto fondamentale per la città”.
Aldo Rodriquez dei 5 Stelle parla di “arroganza da parte dell'amministrazione”. Alza la voce Rodriquez, si arrabbia con Linda Licari, che poco prima aveva difeso il sindaco, e con Daniele Nuccio: “rilassati” gli dice quest'ultimo a bassa voce.

Poi Salvatore Accardi fa capire che “c'è poco da parlare, se non portare avanti il progetto”.
Il vice presidente Arturo Galfano non risparmia la sua stoccatina quotidiana al sindaco “ Il sindaco fino ad ora ha deciso tutto da solo”.
E mentre si parlava degli aspetti tecnici, dei servizi a terra, delle intenzioni dell'amministrazione sul porto, della missione palermitana del sindaco Di Girolamo in cui ha chiesto a Crocetta di finanziare la realizzazione di una banchina in un parte non coperta dal progetto. Nel frattempo ecco che arriva il primo cittadino.
Ci pensa Giovanni Sinacori a fargli un riassunto di quello che è successo e poi “politicamente il sindaco deve dirci perché ha firmato positivamente l'accordo di programma, secondo quale direttiva di sviluppo”.
Può parlare il sindaco. “L'amministrazione è d'accordo a questo progetto perchè da anni si parla che un porto può cambiare il suo destino. Cambierà l'economia di questa città. C'è un investitore privato che ci garantisce che l'opera si conclude, perchè con i soldi pubblici non si sa come finisce. L'amministrazione ha firmato l'accordo di programma, ma non si può cambiare niente sull'accordo di programma. A me sembra una perdita di tempo questa discussione. Vediamo di essere concreti. Se lo volete bocciare siete liberi di farlo. Sui dettagli? Qua ci sono i tecnici”.
Ma le parole del sindaco irritano non solo quelli della minoranza. Ma non solo. “Non è che qui noi siamo solo a firmare”, rilanciano Ginetta Ingrassia e Arturo Galfano.
Giusi Piccione riporta il malessere di alcuni pescatori presenti in aula che vogliono delle garanzie dall'amministrazione.
Si parla della situazione dei pescatori, che però, dicono i consiglieri “hanno avuto la possibilità di parlare nel consiglio comunale aperto e in altre circostanze”.Si parla degli oneri di urbanizzazione, un punto spinoso che dovrà essere trattato nei prossimi mesi, perchè bisogna capire che tipo di conteggio verrà fatto, e quali saranno le condizioni.”Questa sera bisognava fare festa con l'amministrazione. Invece no”, dice Pino Milazzo. Parlano tutti di responsabilità, di necessità di sviluppo.
Il sindaco sbuffa. “Ci siamo trovati che tutti gli operatori e pescatori avevano sottoscritto il progetto”. Chiacchiere inutili in quel momento per il primo cittadino. Per Coppola l'atteggiamento del sindaco “è disarmate. Mi è difficile attaccarlo. E' facile dire che il porto si fa e finisce qui. Il problema non è solo ratificare, ma parlare in ottica generale. Mi sarei aspettato una relazione sulle ultime tappe e su che sintonia c'è tra il porto e il piano regolatore generale”.

Poi, prima del voto, interviene Antonio Vinci, che chiede un ordine del giorno per inserire tutte le richieste e le osservazioni, successive alla ratifica, dei consiglieri su oneri di urbanizzazione e altri aspetti che riguardano il porto. Però neanche lui evita di attaccare il sindaco. “In questa vicenda noi abbiamo commesso un piccolo errore. Al posto suo dopo aver ricevuto una patata bollente come questa, prima di stabilire la data del 15 aprile per firmare l'accordo di programma, avrei fatto una riunione consiliare, per dire se c'era qualche altra cosa da inserire. Ci abbiamo messo la faccia. La prossima volta quando abbiamo questi provvedimenti importanti perdiamo un pomeriggio, ci guardiamo in faccia, e parliamo”.
Sembra che la calma sia tornata a Sala delle Lapidi, durante le dichiarazioni di voto. Ma è tutta apparenza. C'è Giusi Piccione che sorprende tutti dicendo di astenersi “non perchè sono contraria al porto” ma per protesta contro l'amministrazione che “non ha risposto alle perplessità dei pescatori”.
La “musculiata” finale la accende Daniele Nuccio che ricorda i tre anni che hanno preceduto questo voto, le liti tra Ombra e Adamo, con quest'ultima che “ha osteggiato il progetto della Myr”. E Nuccio se la prende con Antonio Vinci, parlando di “fuffa” facendo riferimento al precedente consiglio e alla precedente amministrazione. Al capogruppo del Pd sale il sangue alla testa “Ma dove sei stato tu? Dov'eri?” dice il veterano alla nuova leva Nuccio. “Sindaco lei deve fare chiarezza nella maggioranza, c'è qualcosa che non va”, dice ancora il capogruppo Pd scaraventando a terra la penna. Anche Sturiano riprende il consigliere di Cambiamo Marsala. Poi si va al voto, con il consiglio che ratifica l'accordo di programma sul progetto della Myr. Parte l'applauso, gli animi si rilassano. La Myr può cominciare a programmare i lavori.