14,00 - Sulle celebrazioni di oggi arriva anche la nota del Comune di Marsala. “Maggio è il mese della storia a Marsala e per l'Italia, con due ricorrenze che ricadono nella stessa giornata dell'11. Uno luttuoso, del 1943, con le bombe che hanno tolto la vita ad oltre mille concittadini e che stamattina abbiamo commemorato. L'altro, nel 1860, con lo Sbarco di Garibaldi che da qui avviò i primi passi verso l'Italia unita. Ad entrambi gli eventi, oggi, noi guardiamo con occhi proiettati nel futuro e diciamo che da Marsala, simbolicamente, può ripartire il Meridione e l'Italia. Maggio è il mese della speranza. Un cambiamento è possibile se si lavora assieme, per riaffermare quei principi di libertà e democrazia per i quali – i garibaldini prima e le vittime del conflitto mondiale poi – hanno sacrificato la loro vita” . Lo afferma il sindaco Alberto Di Girolamo che, da poco, ha inaugurato il “Monumento ai Mille” assieme alle Autorità intervenute, tra le quali il sindaco di Porto (Portogallo) Rui Moreira e l'ambasciarore del Portogallo in Italia Manuel Lobo Antunes, a Marsala per definire un gemellaggio tra le due Municipalità.
La mattinata di oggi è stata aperta dalla Fanfara del 6° Reggimento Bersaglieri di Trapani schierata in Piazza Mameli. Poi la corona d'alloro alle stele di Villa del Rosario; quindi l'appuntamento sul lungomare, nella zona Salato, per restituire alla città un'altra opera rimasta incompiuta da decenni, il “Monumento ai Mille”. Aggiunge il sindaco Di Girolamo: “Marsala riparte nel segno della cultura. Sabato l'apertura del Palazzo Grignani, che ospita la Pinacoteca comunale; oggi questo nuovo sito che parlerà di storia e che accoglierà i visitatori. E sul turismo puntiamo per rilanciare Marsala, sviluppare il territorio grazie alle nuove progettualità che saranno realizzate” . I tanti cittadini presenti e le scolaresche che hanno contribuito a rendere tricolore la giornata, hanno poi potuto visitare l'interno del monumento che, con le murate in cui sono incisi i nomi dei 1089 garibaldini che parteciparono alla Spedizione, rappresenta un “Inno di Riconoscenza” alla camicie rosse giunte a Marsala. Sullo sfondo di Capo Boeo, l'altro spettacolo è stato offerto dalla “Veleggiata Garibaldina” organizzata dal Comitato dei Circoli lilybetani. Imbarcazioni, windsurf e kite hanno colorato lo specchio di mare antistante al Monumento ai Mille, concludendo con una festa il “1° Trofeo Challenger Garibaldi”
11,40 - La versione ridotta di quello che doveva essere il Monumento a Garibaldi e ai Mille di Marsala è stata inaugurata pochi minuti fa dal Sindaco Alberto Di Girolamo, davanti ad una platea di scolaresche con coreografie tricolore, consiglieri comunali, tutta la giunta e il gruppo di Di Girolamo al gran completo. Solita cornice "popolare", soliti discorsi. Da segnalare il presidente del Consiglio comunale Enzo Sturiano che ha parlato di Garibaldi come di un eroe del "Rinascimento", e una perla del Sindaco Di Girolamo: "La storia la scrive chi la vince, ma poi si può rivedere". Il "monumento" inaugurato oggi è una riduzione in scala di un progetto che era stato approvato dall'ex amministrazione del Sindaco Renzo Carini (ancora una volta omesso nei ringraziamenti da Di Girolamo), che a sua volta era una riduzione del grande progetto dell'architetto Mongiovì, che non verrà pertanto mai realizzato. Il monumento ospiterà una terrazza panoramica e nei locali all'interno, probabilmente, un centro di informazioni turistiche. Ieri intanto teatro comunale vuoto per li concerto dei fratelli Sollima. I prestigiosi musicisti, al cui padre Eliodoro è intitolato proprio il teatro comunale di Marsala, meritavano sicuramente una cornice migliore.
07,00 - E’ il giorno dell’anniversario dello sbarco di Garibaldi e dei Mille a Marsala, avvenuto l’11 maggio 1860. E’ il giorno in cui si inaugura quello che viene definito il Monumento ai Mille.
Oggi si scrive un’altra pagina della storia del Monumento ai Mille di Marsala. Quella dell’inaugurazione del suo surrogato. Lo abbiamo chiamato così da sempre, noi di Tp24.it, da quando è stato approvato con l’amministrazione guidata da Renzo Carini e in tutte le tappe che dal 2010 ad oggi hanno riguardato la costruzione al “Salato”.
Oggi si inaugura il “surrogato” al Monumento ai Mille, contestualmente alle celebrazioni per lo Sbarco che consentì l’inizio dell’unificazione dell’Italia da parte di Giuseppe Garibaldi e i suoi mille “picciotti”.
Il Monumento ai Mille di Marsala è stato progettato negli anni 60 dall’archittetto Emanuele Mongiovì. Una struttura che doveva ricordare le due imbarcazioni usate dai Mille, il Piemonte e il Lombardo, uniti in un unica prua, con vele alte 47 metri visibili da Favignana. Ritardi, soldi spariti, poi ritrovati, fecero slittare l’inizio dei lavori agli anni ‘80. I fantastici e socialisti anni 80, quando si procedeva a stati di avanzamento, quando i soldi non erano un problema. Quando i pareri tecnici potevano essere chiesti dopo, o mai, sulle opere pubbliche. Era il 1986 quando Bettino Craxi arrivò in città per la posa della prima pietra. Accanto a lui c'era Enzo Genna, allora sindaco, e Pietro Pizzo, assessore regionale. La frase di Craxi rimane marchiata nella storia, davanti a migliaia di persone, con fazzoletti e garofani rossi, garibaldini e socialisti: “speriamo che non resti un’incompiuta”. Ha portato sfiga quella frase, perchè l’11 maggio 1988 il genio civile di Trapani, a lavori in corso, dichiara l’opera abusiva.
Giacomo Di Girolamo, Antonella Genna e Francesco Timo, nel 2010 raccontarono i 150 anni di tentativi di costruire un monumento a Garibaldi in città con il libro “Non più Mille”. Ecco come viene raccontato il momento in cui il monumento che si stava costruendo viene dichiarato abusivo.
L’11 maggio 1988, singolare coincidenza, la Capitaneria di Porto denuncia l’Amministrazione Comunale di Marsala: il Monumento è abusivo. Tutto ciò che è stato costruito finora va demolito entro 30 giorni. L’area sulla quale sorge il Monumento appartiene al demanio marittimo. Nessuno ha mai dato parere favorevole per la concessione edilizia e manca anche il parere della Soprintendenza ai Beni Culturali.
Il pretore Raimondo Genco ordina la sospensione dei lavori per occupazione abusiva di area demaniale. Il monumento è già costato 1 miliardo e 200 milioni, altri 3 miliardi e 800 sono stati stanziati dalla Regione Siciliana per il completamento dell’opera.
Del monumento, per adesso, è stata costruita solo la base, larga 40 metri ed alta 3,5 metri.
Da allora resta incompleta. E segue tutta una serie di polemiche, interventi di politici, tecnici, ingegneri e burocrati di ogni ordne e grado. Il monumento è abusivo e si deve demolire secondo quell’ingiunzione del 1988. Poi arriva la sanatoria. Ma la vita del monumento è ormai compromessa. Perchè dalla Regione dicono che quello che si è costruito è stato sanato, si possono continuare i lavori, ma non si può aumentare la volumetria. In sostanza ciò che è stato fino a quel momento costruito, la base del monumento, non può essere aumentato. Allora la base stessa dovrà diventare un monumento. Ma è un’altra cosa. Poi arriva il 150’ anniversario dello sbarco. Marsala non può non presentarsi all’appuntamento senza un monumento al suo eroe. Nel 2007 viene fatto un concorso di idee per completare l’opera, seguendo le indicazioni della regione: si può portare a termine, ma senza aggiungere altro volume all’esistente. Vince il progetto Mille Luci dell’architetto Ottavio Abramo, di Catania. Il sindaco Renzo Carini non sta nella pelle: “finalmente si completa il monumento ai Mille”. Ma mancano i soldi, perchè il progetto di Abramo costerebbe 4 milioni di euro. Allora si rimodula. Il Comune stanzia 800 mila euro per il primo lotto funzionale del progetto: risistemare il tutto, mettere dei pannelli con i nomi dei Mille, mettere gli infissi, un infopoint con una terrazza cocktail. I lavori oggi sono terminati, dopo 6 anni e diversi ricorsi e controversie tra Comune e ditte. E il secondo lotto? E’ quello che avrebbe dovuto rendere la piazza del “salato” fruibile, che avrebbe completato, davvero, il Monumento ai Mille. Ci voleva un altro milione di euro che Carini chiese al Governo. Soldi che non sono mai arrivati. Per questo parliamo di surrogato del Monumento ai Mille.
Oggi si apre con l’infopoint nella pancia della struttura. Lavori completati grazie ai 233 mila euro ricevuti dal Comune di Marsala come “ristoro” dei danni provocati al territorio dalla chiusura dell’aeroporto di Birgi durante la guerra in Libia del 2011.
Il sindaco Alberto Di Girolamo parteciperà ad un momento storico. Taglierà, per l’ennesima volta, il nastro in quel del salato, ascolterà mano al petto, come suoi molti predecessori, l’inno italiano, e pronuncerà un discorso che in molti dovranno ricordare in questa città.
Più in là, nella vicina piazza Piemonte e Lombardo, si erge, per appena un paio di metri. Una costruzione che in pochi conoscono. E’ la base della Vittoria Alata, posizionata al porto nel 1893 come segna posto. La Vittoria Alata non c’è più, crollata nei decenni per le intemperie. Sulla base però si legge ancora una sorta si post-it di fine ottocento, pieno di speranza : “in attesa di un più degno monumento”. L’attesa è finita, o forse no.