Oggi sono deluso e triste. Tutte le piante di pino marittimo, messe sui bordi delle strade comunali delle contarde Ciavolo, Ciavolotto, e Digerbato, sono state tagliate ingiustamente e non potate come si sarebbe dovuto fare.
Ancora una volta mi sento impotente. Chi amministra sta deturpando e si sta appropriando di una scelta ingiusta nei confronti della natura e dell'ambiente.
Nelle scorse campagne elettorali, questi politicanti si sono riempiti la bocca di false parole,usando la savaguardia dell'ambiente, la riqualificazione paesaggistica , il territorio ed il decoro urbano, come scudo alle tante ipocrite promesse da marinaio.
Appena preso lo scettro, si sono dimenticati di ogni cosa. Basta una segnalazione all'amico consigliere di turno e si distrugge tutto. Alberi che erano stati piantati dalle precedenti amministrazioni e dunque da abbattere perche' l'unica colpa che hanno e' che appartenevano ad un diverso schieramento politico.
Malgrado le diverse segnalazioni alle guardie ambientali, ai vigili urbani ed ai carabinieri, nessun intervento e' stato fatto.
"Finalmente" le tortorelle non poseranno piu' perche' non avranno piu' dove nidificare o dove dormire. D'ora in poi faranno da schiera paesaggistica i pali della luce in cemento e quelli della Telecom. Gia', perche'essi rientrano nel prestigioso piano sulla sicurezza della giunta Di Girolamo.
Eh sì, come se questi pali non deturpassero il paesaggio, o come se un palo non possa essere pericoloso se ci si sbatte contro.
Ma non e' tutto. Oggi scopriamo che chi taglia gli alberi si appropria ingiustamente anche della legna. Legna che il Comune potrebbe vendere e ricavarne qualcosa visto che si lamenta di non aver trovato nel cassetto comunale liquidita'.
Allora io mi chiedo e vi chiedo ,quale amico di turno hanno dovuto accontentare?
Michele Abate